Rimini: FN occupa sala comunale contro soldi ai Rom

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RIMINI – Forza Nuova entra in azione contro il bando regionale per l'”integrazione” degli zingari e l’allestimento a Rimini di due aree, in via Maceri e in via della Lontra, in cui ospitare alcune delle famigliole Rom.

Giovedì sera, durante l’ultimo consiglio comunale prima della pausa estiva, alcuni militanti forzanovisti della sezione riminese hanno fatto irruzione in sala dove hanno esposto alcuni cartelli: “Più sicurezza, meno zingari”, “zingari coccolati, Italiani dimenticati”, “Portateli in casa vostra”.

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“Con il suo atteggiamento scorretto e antipopolare l’amministrazione comunale sta mettendo a rischio l’incolumità, il quieto vivere e la sicurezza di interi quartieri proprio laddove la popolazione si è già ampiamente espressa contro il progetto, progetto quest’ultimo di cui il primo cittadino riminese era ben a conoscenza sin da prima del periodo elettorale.” – spiega il responsabile regionale per Forza Nuova Mirco Ottaviani – “Il clima di tensione e di scontro sociale a cui inevitabilmente si arriverà a seguito delle irragionevoli scelte della maggioranza, avranno come unico responsabile il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il suo buonismo e la sua incapacità di rappresentare la cittadinanza, quanto mai compatta nel ribadire il proprio sdegno di fronte alle scelte intraprese”.

“62.000 euro dei contribuenti riminesi gettati al vento per l’integrazione di un popolo che non ne ha la minima intenzione di farlo, e che non non vi è mai riuscito nemmeno dopo 600 anni di presenza sul suolo italiano” – continua Ottaviani che poi attacca “Vengono sbattute le porte in faccia alle tante famiglie indigenti riminesi che Forza Nuova aiuta quotidianamente con la solita scusa della mancanza di fondi quando poi, per il Gay Pride prima, per i nomadi ora, vengono sperperati migliaia e migliaia di Euro”.

“Non saranno semplici raccolte firme o qualche interrogazione consiliare del fantomatico centrodestra a fermare la scelleratezza di chi amministra questa città ma bensì il coraggio e la fermezza di chi già da oggi dichiara di essere pronto a porsi fisicamente innanzi all’arrivo delle prime carovane; c’è un tempo per parlare e un tempo per la lotta, questo è il tempo per la lotta!”