Nel meraviglioso mondo delle figlie raccomandate, quale è miss Etruria, il merito non conta, conta un post-moderno ‘equilibrio di genere’ con il quale imporre le figlie di al posto di uomini meritevoli.
“Nel decreto legislativo che razionalizza la disciplina delle società partecipate dalle amministrazioni pubbliche approvato ieri in Cdm, abbiamo voluto assicurare in modo concreto ed effettivo il rispetto dell’equilibrio di genere nella scelta degli amministratori, mettendo in sicurezza, in modo permanente, l’esigenza di dare spazio al genere meno rappresentato”.
Lo dichiara la ministra per le Riforme costituzionali, con delega alle Pari opportunità, Maria Elena Boschi. “Così, nella scelta degli amministratori delle società a controllo pubblico, in caso di amministratore unico, le amministrazioni dovranno assicurare che almeno un terzo su tutte le designazioni o le nomine che effettueranno nel corso dell’anno sia di genere diverso – sottolinea la ministra Boschi – Complessivamente, con queste norme, i board societari non potranno più prescindere dalla presenza femminile”
Non c’è un complotto ‘machista’ che tiene le donne fuori da certi ambienti, semplicemente sono meno interessate a certi ambienti e più ad altri. Del resto, non si parla di ‘equilibrio di genere’ quando riguarda le assunzioni di insegnanti, e non sarebbe giusto, perché abbasserebbe la qualità tentare di trovare un numero di uomini pari a quello di donne in quel campo, visto che, in questo caso, sono loro ad essere meno interessati.
La puttanata delle cosiddette ‘pari opportunità’ è solo un’altra espressione del totalitarismo del politicamente corretto. E partorirà, come in politica, le ‘figlie di’ e le ‘olgettine’.