Udine (quasi) come Colonia: ragazze molestate da profughi durante sfilata

Vox
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Buongiorno,

vi leggo sempre con molto interesse, e vi ringrazio per l’informazione puntuale, corretta e accurata che date quotidianamente per quanto concerne le “attività” dei sedicenti profughi in Italia ed Europa.

A tal proposito mi ha stupito non trovare alcun riferimento a una notizia a mio riguardo particolarmente significativa e indicativa delle condizioni a cui siamo arrivati anche qui in Italia, vista anche la puntualità con cui svolgete il vostro servizio: sul Messaggero Veneto di giovedì 28 aprile, nella cronaca d Udine in un piccolo boxino laterale – ma comunque con sfondo grigio per cui in qualche maniera risaltava -c’era la testimonianza di una ragazza che dal suo profilo FB asseriva come durante la sfilata cosplay che si era svolta come evento collaterale al Far East Film Festival, in corso a Udine appunto, lei e altre ragazze in costume erano state pesantemente molestate dai finti profughi afgani e pakistani che circolano per la città: si parla di richieste insistenti di fare foto assieme, abbracci, palpeggiamenti, sguardi insistiti al seno e così via. Credo anche sia la prima volta che accade in Italia una cosa del genere, sullo stile di quelle di Colonia per intenderci.

Un saluto e continuate così
Koga

Vox

In effetti Vox si era perso la notizia:

Ragazze in cosplay molestate da stranieri, probabilmente richiedenti asilo, durante la sfilata dei personaggi in costume organizzata nell’ambito del Far east film festival di domenica scorsa. La denuncia è di una ragazza, che sulla pagina Facebook della manifestazione ha spiegato come gli immigrati «ti fermavano ogni secondo per scattarti fotografie. Ognuno di loro faceva la foto con le ragazze interessate, uno alla volta come se fossimo a loro disposizione, permettendosi senza chiedere di metterti le braccia attorno alle spalle o ai fianchi e fissarti palesemente il décolleté invece che in faccia».

La ragazza, che non ha presentato denuncia alle autorità competenti, spiega che «se ti rifiutavi di fare la foto, ti seguivano parlando nella loro lingua e continuando appunto a insistere per avere la foto».

Il FVG, in particolare, è assediato dalla presenza di finti profughi pakistani. Molti di loro arrivano direttamente da altri paesi UE, dove chi proviene dal Pakistan è considerato clandestino, non profugo. Il PD, invece, li trasforma in ‘rifugiati’, e li sistema in qualche hotel gestito da qualche Coop segnalata dalla Serracchiani.

La situazione sta quindi sfuggendo di mano. Le violenze più o meno pesanti sono ormai all’ordine del giorno. Cosa ha evitato che la sfilata del FEFF si trasformasse in una ‘Colonia’? Solo il numero. La prossima volta saranno di più.