Profughi circondano hotel: “Siamo bambini” – FOTO

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Tornano a protestare i fancazzisti africani ospiti a Lamezia Terme a spese dei contribuenti – La protesta degli immigrati, ospiti del Cas gestito dalla Malgrado Tutto, si è spostata oggi all’ingresso di un hotel lametino dove era in corso un convegno sull’accoglienza ai migranti promosso dall’ex governatore calabrese Agazio Loiero, che aveva come ospiti il vicesegretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Marco Minniti, il sindaco di Riace che fa business con i clandestini Domenico Lucano e il presidente della Regione Mario Oliverio. Tutta una banda di parassiti della collettività, insomma.

E proprio per questo, i finti profughi sono stati portati lì dalle solite a$$ociazioni che li sobillano, ad esigere l’accoglimento delle loro richieste.

LUI E' MINORE, LO DICONO LE A$$OCIAZIONI CHE HANNO SCRITTO IL CARTELLO, COSI' POSSONO INCASSARE IL TRIPLO
LUI E’ MINORE, LO DICONO LE A$$OCIAZIONI CHE HANNO SCRITTO IL CARTELLO, COSI’ POSSONO INCASSARE IL TRIPLO

Richieste che, al di là dei ritardi nel rilascio del permesso di soggiorno o dello status di rifugiato politico, loro che sono senegalesi o nigeriani, sono anche volte al miglioramento dell’assistenza: più benefit.

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Oliverio_immigrati

Il presidente Mario Oliverio, insieme al delegato all’immigrazione per la Regione, Giovanni Manoccio, ha ascoltato le ragioni della protesta, e ha assicurato che si interesserà alla questione e ha promesso che, entro fine mese, visiterà il Cas gestito dalla Malgrado Tutto. Tanto pagano i cittadini, come i cittadini pagano il suo enorme e immeritato stipendio.

Cgil e le a$$ociazione hanno deciso di protestare in occasione di questo convegno: “Alziamo il tiro – ha affermato il segretario della Cgil – e andiamo ad incontrare direttamente gli interlocutori. E’ per questo che i ragazzi sono qui a protestare pacificamente. Per chiedere semplicemente – ha dichiarato – il rispetto delle condizioni umane e dei loro diritti e di poter vivere dignitosamente nella terra che dovrebbe accoglierli e non respingerli quotidianamente”.

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Questo è diventata la Cgil, un’organizzazione di parassiti per parassiti attraverso parassiti. Un tempo pensava ai lavoratori, almeno in teoria, ora rivendica strampalati di diritti per giovani fancazzisti africani in fuga da guerre inesistenti con l’iPhone, gli auricolari e i cartelli demenziali scritti da sindacalisti.