Milano: “119 profughi già in manicomio”

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Lo mette nero su bianco l’ospedale Niguarda di Milano: ‘gli immigrati hanno problemi mentali’. Negli ultimi anni si sono moltiplicati a dismisura.

Il problema, dicono, è che mancano le risorse per curarli. Altri soldi per le ‘risorse’. Il responsabile del sevizio di Etnopsichiatria dell’ospedale meneghino, il professor Mariano Bassi, non ha alcun dubbio: “Siamo in emergenza”.

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Gli immigrati con problemi mentali in cura al Niguarda sono 250, 176 uomini e 74 donne. Di questi 119 sono sbarcati nel nostro Paese l’anno scorso. Nessuno di questi, dunque, ha il permesso di soggiorno. In attesa di una risposta alla domanda di asilo, è stata la stessa Prefettura a segnalarli all’ospedale. Solo in alcuni casi sono stati, infatti, trasferiti dal centro di accoglienza dove sono ospitati. Il numero è comunque da prendere con le pinze. Perché 250 è la capienza massima del Niguarda. “È il massimo che possiamo accogliere – spiega il professor Bassi – altrimenti sarebbero molti di più”. Secondo uno studio della Società italiana di psichiatria effettuata sui richiedenti asilo, almeno un immigrato su tre soffre di disturbi mentali. Il 17% della popolazione degli ospedali psichiatrici giudiziari è, infatti, composto da extracomunitari.

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Il problema non è solo legato ai continui arrivi. Quel che preoccupa di più è la mancanza di risorse. Perché più aumentano gli sbarchi, più gli immigrati con problemi mentali vengono lasciati a sé. “Una volta dimessi dal servizio specializzato del Niguarda che fine fanno? – si chiede Mario Giordano al termine dell’inchiesta su Libero – chi li segue?”. Nella maggior parte dei casi i pazienti si presentano alla prima visita e poi spariscono nel nulla. Per poi riapparire nelle pagine di cronaca nera.

Fantastico. Stanno ripulendo i manicomi africani.




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