“Andremo in Parlamento e ne discuteremo”. Matteo Renzi commenta così la mozione di sfiducia annunciata dalle opposizioni sul caso Guidi. E riguardo l’addio del ministro dello Sviluppo economico, aggiunge, bizzarro: “L’Italia non è più quella di una volta: se prima per telefonate inopportune non ci si dimetteva, ora sì”. Tranne la Boschi, lei nemmeno per le ‘banche’. Infatti arriva la difesa di Maria Elena Boschi, compagna di loggia partito, citata dalla Guidi nell’intercettazione: “La sua firma dell’emendamento è un atto dovuto”.
