Gay che odiano i non gay, e li uccidono

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Chissà perché, invece, nessuno considera un buon testimonial per il mondo lgbt quel Marc Prato, descritto dai giornali come “organizzatore di eventi gay”, che insieme al degno compare di festini Manuel Foffo ha torturato e ammazzato Luca Varani, a Roma, “per vedere l’effetto che fa”. Ancora da chiarire la dinamica dei fatti, ma sappiamo che Varani – conoscente di uno dei suoi assassini e incrociato per caso nella scorribanda notturna dei due – è stato invitato nell’appartamento di Foffo e qui torturato a morte. Di sicuro la vittima non era gay, aveva una ragazza fissa da anni e aveva anche messo un post su facebook in cui criticava le unioni civili. E ora avanza l’atroce ipotesi che, nel delirio causato dalle droghe, il ragazzo sia stato ucciso per aver rifiutato un’orgia gay (insomma, una sorta di omicidio a sfondo eterofobico).

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Dopo Vox anche il PN ha analizzato la discrasia che i media di distrazione di massa usano nel parlare di reati a sfondo sessuale con protagonisti i gay. Leggetelo.

Per certi settori del mondo omosessuale, del resto, non esistono i non omosessuali, tutti gli uomini lo sono, ma negano di esserlo. Sproloquiano sempre di ‘gay repressi’. Quindi è piuttosto ‘normale’ che non accettino rifiuti alle loro avances: per loro, i non gay sono ignoranti oppressi da un’educazione retriva da iniziare alle delizie dell’omo-progresso. E se non ti fai insegnare, ti uccidono.