Ucciso a Roma: “Sevizie gay andate avanti a lungo”

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Manuel Foffo, uno dei due ad avere ucciso il ragazzo, ascoltato dal magistrato, ha ricostruito con lucidità e distacco la brutale uccisione perpetrata insieme all’amico Prato. Un racconto che gli inquirenti reputano attendibile. Stando a quanto si apprende, la vittima sarebbe stata colpita con coltelli e oggetti contundenti e avrebbe avuto una morte lenta, durata probabilmente alcuni minuti. Varani, invitato in casa con il pretesto di una festa con alcol, droga e sesso, sarebbe stato immediatamente messo in condizioni di non poter reagire o di gridare.

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Nell’abitazione i militari hanno sequestrato due coltelli da cucina e un martello utilizzati probabilmente per il delitto. Sul corpo del 23enne sarà eseguita l’autopsia che chiarirà esattamente il numero delle ferite e l’orario del decesso, avvenuto presumibilmente la notte prima del ritrovamento. A quanto ricostruito finora, gli studenti fermati erano amici e hanno agito sotto l’effetto di alcol e cocaina, durante un festino che andava avanti da due giorni. “Prima di attirare la vittima in casa – spiegano gli inquirenti – i due ragazzi avevano consumato mille euro di cocaina”.