Due ex profughi iracheni di etnia curda hanno raccontato al Daily Mail perché sono dovuti scappare dalla Germania per tornare in Iraq, dopo aver pagato migliaia di euro per trasferirsi in Europa.
Surkaw Omar e Rebien Abdullah hanno lasciato il lavoro (non scappano i disperati, ma i benestanti) e speso circa 7.000 euro a testa per arrivare in Germania – in gran parte versati ai contrabbandieri – ma dopo mesi nei centri asilo in Germania e in Svezia, hanno deciso di tornare a casa.
Surkaw Omar e Rebien Abdullah hanno descritto la loro ricerca di una vita migliore come un disastro, dicendo: “Non vale la pena lasciare la famiglia e rischiare la vita per questo”.
Perché non fuggono dalle guerre, cercano una ‘vita migliore della vita non male che già conducono’, il che è comprensibile, ma non ai nostri danni, non a casa nostra.

“Onestamente, stavamo morendo di fame lì. Siamo corsi via a causa della fame. Ci davano solo formaggio e thè, e la nostra paghetta settimanale era troppo bassa”.
Hanno allora deciso di tentare la fortuna in Svezia, ma non ha funzionato neanche lì: “Quando siamo arrivati, era inverno. Si gelava. Mi hanno messo in una stanza con tre siriani! Non riuscivo a parlare arabo e non potevano parlare curdo”.
Dopo aver provato di nuovo la fortuna in Germania, hanno rinunciato: “Ci siamo detti l’un l’altro, andiamo a casa. E’ meglio che altrove”, ha detto.
