A partire dalla Toscana, potendo contare su un possente braccio destro, l’assessore regionale per la sanità Stefania Saccardi, ora impegnata sul fronte del reperimento di 1 milione di vaccini (un totale da 30 milioni di euro) per fronteggiare l’emergenza meningite nella sua regione.
Un altro medico di lungo corso dell’Asl 10 di Firenze racconta: “Tre vite, tre percorsi per certi versi paralleli, quelli di Renzi, Gelli e Saccardi. Tre cuori Dc, tre dediti al volontariato cattolico, tre ex Margherita: e gli ultimi due hanno seguito passo passo, come un’ombra, l’ascesa del Capo”.
Nel pedigree dell’avvocato Saccardi “Katerpillar” (così viene soprannominata dagli aficionados) ci sono anche l’incarico di ufficio stampa al ministero degli Interni e in quello della Giustizia. Welfare & legalità pure nel fitto curriculum targato Gelli. Scout da ragazzo, proprio come il suo premier, quindi a tutto volontariato e associazionismo, un virgulto di mamma Dc sotto i vessilli Acli, poi dopo la laurea in medicina in rapida successione un sfilza di incarichi: vicedirettore sanitario dell’azienda ospedaliera universitaria di Pisa, “Emergency manager” all’Asl 10 di Firenze, quindi dal 2012 direttore sanitario del Presidio Ospedaliero Firenze Centro, localizzato all’ospedale di Santa Maria Nuova.
A livello politico, prima l’ingresso nel consiglio regionale della Toscana con la maglietta dei “Democratici Rinnovamento Italiano” quindi nel 2013 lo sbarco a Montecitorio, eletto nella circoscrizione Toscana XII. Inizia da qui l’irresistibile ascesa del dottor Gelli, che ha dovuto sudare sette camicie e altrettanti camici bianchi per scrollarsi di dosso un cognome tanto ingombrante: che tuttavia non gli ha impedito di diventare, a fine di quel magico anno – in rapida carrellata – membro di due commissioni parlamentari, Affari Sociali e Semplificazione; di assumere la presidenza di Cesvot Toscana, ossia il Centro Servizi che nella sua regione raggruppa oltre 3.500 associazioni di volontariato, e di Enaip Toscana, organismo dedito a formazione e lavoro; nonchè membro dell’ufficio di presidenza della Fondazione Antonino Caponnetto (nel cui direttivo figura Lorenzo Diana, il parlamentare ex pci, poi Idv coinvolto nella vicenda CPL Concordia, sotto inchiesta per gli appalti metaniferi via Casalesi). Da una scuola di legalità all’altra, Gelli ha anche diretto per un paio d’anni quella dedicata ai “dirigenti e amministratori del partito”, dove si sono fatti le ossa – stando alle cronache – anche quelli coinvolti nei maxi appalti del Mose di Venezia.
