Requisizione case sfitte per darle ai profughi: Alfano minaccia cittadini

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”Noi non facciamo minacce, la minaccia non è requisire le case sfitte ma abbiamo il dovere di risolvere il problema e il problema lo creano i comuni che dicono di no, non il prefetto”. E’ la minaccia in stile mafioso del sedicente ministro dell’Interno Angelino Alfano, commentando alla ”Telefonata” su Canale 5 il caso dei comuni del trevigiano che si stanno rifiutando di accogliere i clandestini e per questo sono stati minacciati dal prefetto locale, la lautamente pagata e nominata Patrizia Lega, di vedersi requisire le case dei propri cittadini.

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”Il prefetto di Treviso – ha mentito Alfano – non ha mai detto che bisogna requisire gli alloggi sfitti per ospitare i profughi. Il problema nasce dal fatto che il prefetto ha chiesto ai comuni intorno a Treviso, di farsi carico in modo equo della distribuzione dei profughi. A quel punto, molti comuni guidati da sindaci della Lega Nord, hanno detto che non si sarebbero seduti nemmeno al tavolo”. ”Allora io invito i comuni che hanno detto di no a riflettere, perché stanno creando una disorganizzazione nel sistema e in qualche modo dovremo procedere se questo no dei comuni permane”, ha concluso il ministro dell’Interno.
In pratica, Alfano sta minacciando in modo selettivo i sindaci che dicono no all’arrivo di cosiddetti ”richiedenti asilo” ben sapendo che oltre il 95% – dati del Viminale – non ha affatto diritto di riceverlo, l’asilo, e quindi dovranno essere espulsi.

Fanno benissimo i comuni a rifiutarsi e a ‘creare una disorganizzazione nel sistema’ di invasione. Che deve essere disarticolato con ogni mezzo. E la disobbedienza civile e resistenza passiva è uno di questi.