È a Carbonia la struttura destinata ad ospitare temporaneamente i migranti che sbarcano sulle coste della Sardegna, affiancando così l’hotel 4 Mori di Cagliari gestito dalla Caritas, che sta facendo affari d’oro ospitando algerini clandestini.
La Prefettura di Cagliari sta ‘lavorando’ al progetto per alleggerire la pressione sull’albergo cittadino, che i sindacati di polizia giudicano inadeguato per la gestione iniziale dei profughi.

L’ipotesi Carbonia vede in pole position la struttura ex Enap, ma la scelta di aprire un centro nel Sulcis non piace all’Ugl. “Portare gli irregolari a Carbonia potrebbe creare gravi tensioni sociali in un territorio già colpito da una grave emergenza economica e sociale”, sottolinea il vice segretario regionale del sindacato Piergiorgio Piu. Dalla Prefettura fanno comunque sapere che al momento si tratta solo di una ipotesi in fase di valutazione, da attuarsi solo in caso di emergenza come avvenuto per l’arrivo la scorsa settimana, con diversi sbarchi, di oltre cinquanta migranti.

Sul fronte dei tempi per l’apertura del centro polifunzionale per i migranti a Monastir, nell’ex scuola della Polizia penitenziaria, si annunciano piuttosto lunghi. L’Ugl parla di almeno due anni e la Prefettura spiega che la struttura è ancora in carico al ministero di Giustizia: nel caso venisse scelta come sostituta del Cpsa-Cara di Elmas andrebbero avviate tutte le relative procedure di gara.