Grillo: “Banche stanno per saltare, vostri risparmi a rischio”

Vox
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Le banche italiane stanno per saltare, il governo racconta che tutto va bene. Per i banchieri forse. I cittadini a causa dell’entrata in vigore dal primo gennaio del bail-in voluto fortemente dal Pd pagheranno con i loro risparmi: il prelievo forzoso non è un’ipotesi, è legge. Nessuno è al sicuro, neppure chi ha risparmi inferiori ai 100.000 euro. Lo scandalo di Banca Etruria al confronto sembrerà una ragazzata fatta per mettere al sicuro un “babbo di”.

Il Pd non ha soluzioni, obbedisce e poi abbaia al padrone, ma non morde. Usano diversivi, spacciano dati falsi, creano casi mediatici mentre tutto crolla. Le code ai bancomat son dietro l’angolo. La soluzione è una: uscire dall’euro. Continuate a leggere: è spiegato cosa sta succedendo e cosa accadrà di qui a poco. Rimpiangerete il prelievo forzoso di Amato del 1992.

I nostri risparmi sono in pericolo, anche sotto i 100.000 euro
UniCredit, Monte Paschi Siena, Gruppo Carige, Banco Popolare, Banca Popolare di Milano e Banca Popolare dell’Emilia Romagna sono istituti a rischio. Siamo tutti in pericolo! Anche i risparmiatori con meno di 100mila euro sul conto corrente lo sono. Il fondo di garanzia, quello che dovrebbe tutelare i risparmiatori da possibili collassi e “ripagare” i conti correnti, è finanziato dallo stesso sistema bancario privato e ha una dotazione di circa 4 miliardi di Euro a fronte di depositi che avrebbero diritto a garanzia pari a oltre 500 miliardi di euro: lo 0,8%. Come si può pensare che i nostri risparmi, anche i c/c sotto i 100mila euro siano al sicuro? Che succederebbe alla garanzia in caso di crisi sistemica e fallimento di una grande banca? Chi metterà i soldi nel fondo? Senza la garanzia della banca centrale, i nostri soldi non sono al sicuro.

Il Pd servo della Troika
Il Governo è recidivo nell’attuare le politiche della Troika. Qualche giorno fa, nella plenaria a Strasburgo, il Parlamento Europeo ha votato il Report Balz. Il testo votato comprende due paragrafi interessanti che PD, Forza Italia e NCD, con tutta probabilità, non hanno nemmeno letto. Nella prima parte si inneggia alla bontà del bail-in, nella seconda parte si prende atto del contributo del Comitato di Basilea per ridurre l’esposizione bancaria al debito sovrano. Nel paragrafo 24 si è ancora più espliciti: l’Unione Bancaria deve affrontare le interdipendenze tra rischio sovrano e rischio bancario e ridurre i rischi attraverso un’azione congiunta. Avete capito? Vogliono che i titoli di stato non siano più considerati risk-free, cioè a rischio zero. L’impatto sulle banche italiane di un simile provvedimento sarebbe disastroso. I nostri istituti, secondo i dati Banca d’Italia di novembre, hanno in pancia più di 400 miliardi di euro di titoli di stato. Non considerarli più risk-free equivale ad aprire voragini nei bilanci, perché i titoli a rischio zero hanno un coefficiente di ponderazione zero (secondo approccio RWA, cioè Risk-Weighted-Asset) e non richiedono assorbimento di capitale. In soldoni: se detengo titoli di stato a bilancio, non devo accantonare riserve patrimoniali.

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Il Governo italiano parla, dichiara, ammonisce, ci chiama gufi, sposta l’attenzione dei media perchè non ha soluzioni. L’unico modo per liberarsi da questo sistema di governo dell’Europa è liberarsi dalla catena che lo rende possibile: la moneta unica. Essa rappresenta non solo un vincolo di cambi fissi ancorato alle economie del Nord, ma anche un metodo “strutturato alla perfezione” di oppressione dei popoli e della democrazia. I vincoli secondo cui la banca centrale non può fungere da prestatore d’ultima istanza (come è la FED per gli Stati Uniti d’America) strangolano i cittadini europei nella morsa dell’austerità. La mancanza di una netta separazione bancaria tra istituti tradizionali e speculativi (secondo un moderno Glass-Steagall Act) dona in pasto alla speculazione finanziaria interi sistemi economici nazionali.

E’ arrivato il momento, per il MoVimento 5 Stelle, di fare un appello al Governo. La moneta unica ci sta portando al collasso, non abbiamo più il tempo di discutere sui massimi sistemi e sulle supercazzole del premier. Non è questo il tempo per mentire ancora ai cittadini italiani. Non c’è alcuna speranza di miglioramento all’interno di questo sistema criminale, che prima ha messo in ginocchio la nostra economia e ora si vuole appropriare dei nostri risparmi e poi commissariarci. E’ tempo di agire e affrancarsi dalle catene dell’Euro, altrimenti quanto successo in Grecia potrebbe accadere a breve in Italia. Stretti nella morsa della crisi e dell’incapacità del Governo, ci costringeranno a chiedere aiuto al MES (il fondo salva-stati), arriverà la Troika e saremo definitivamente commissariati. Tagli alle pensioni, ai salari, alla sanità, ai servizi, aumento delle tasse e privatizzazioni: è la loro ricetta, ciò che ci aspetta se non agiamo. Esattamente il contrario di quanto scritto nella nostra bellissima Costituzione, che questi criminali hanno deturpato. Noi cittadini italiani dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e riprenderci la sovranità che ci è stata derubata.” M5S Europa

Lo scrive il blog di Grillo.

In effetti, la decisione di spostare il peso dei salvataggi dai contribuenti ai risparmiatori è folle. Sembra giusto, a colpo d’occhio – paga chi ci investe – ma ha un effetto dirompente, l’idea che non ci sia più la garanzia statale sulle banche fa si che anche banche sane crollino e che il fallimento si ‘autoavveri’ per la paura del fallimento. In sostanza: la garanzia statale è sufficiente che si sia, raramente viene poi chiamata in causa, perché gli investitori si tranquillizzano, ma quando non c’è, allora basta pochissimo a scatenare il panico e a generare un fallimento altrimenti evitabile.

E sia chiaro, alla fine, poi, i contribuenti pagano lo stesso. Anzi, nel primo caso non avrebbero pagato, era sufficiente la garanzia che lo ‘avrebbero fatto in caso di..’.