COLONIA – Mentre proseguono, a rilento, le indagini degli inquirenti nel Nord Reno-Vestfalia, sugli stupri di massa di Colonia. Ieri è stata data la notizia, confermata dalla Magistratura cittadina, di un algerino di 26 anni proveniente dal campo profughi di Kerpen, che è stato arrestato per stupro, insieme a un connazionale con addebiti meno gravi. Vox ne ha parlato.
Oggi, il «Corriere del Ticino» ha pubblicate le immagini di altri tre algerini finiti in manette negli scorsi giorni. Questi ultimi provengono a loro volta da altri campi profughi della città: si tratta di Y.A. di 25 anni; di L.D. di 22 anni e di R.M. di 26 anni.
I fermi grazie a una miriade di testimonianze dirette – delle vittime e di comuni cittadini – e in seguito allo scrupoloso monitoraggio di materiale probatorio specifico da parte del Bundeskriminalamt (l’Ufficio federale della polizia criminale). Video e foto scattate dai numerosi presenti, in buona parte postati rapidamente anche sui social media, hanno permesso di risalire, appunto, ad una parte delle persone che si è resa responsabile di reati contro una miriade di donne.
Per ora, dagli ambienti vicini agli inquirenti, trapela che i tre arrestati – come è stato il caso con numerosi altri nordafricani (circa mille quelli, come si ricorderà, in piazza a Colonia nella notte di Capodanno) – avrebbero agito dopo aver consumato parecchio alcol. Altro elemento accertato, inoltre, è che la polizia ha anche appurato che i giovani finiti in manette avevano tutti inoltrato regolare richiesta d’asilo all’autorità competente.
