Scienziati giapponesi risvegliano animale ibernato da 30 anni

Vox
Condividi!

Scienziati sono riusciti a ‘resuscitare’ un animale rimasto ibernato per per 30 anni

Si tratta di un essere microscopico dei Tardigradi, comunemente conosciuti come “orsi d’acqua”. I Tardigradi (Tardigrada) sono un phylum di invertebrati protostomi celomati che comprende poco più di un migliaio di specie animali. La loro capacità di sopravvivere in condizioni avverse è particolarmente elevata. Il sistema nervoso, come quello degli artropodi, comprende due gangli per ogni metamero. Nel capo (che è originato dalla fusione di più metameri) più gangli si fondono, formando strutture più complesse che recentemente sono state riconosciute omologhe al protocerebro degli artropodi.

A water bear (Paramacrobiotus craterlaki).

Le dimensioni degli adulti possono variare da meno di 0,1 mm a 1,5 mm. Sono organismi eutelici (hanno un numero di cellule costante durante il corso della vita; gli individui possono accrescersi solo per volume e non per mitosi). Il corpo è costituito dal capo e da quattro metameri, ciascuno dei quali porta un paio di zampe che in molte specie marine sono parzialmente retrattili con un meccanismo telescopico. Alle estremità delle zampe, un numero variabile di unghie retrattili, generalmente compreso tra 4 e 8. Il corpo è rivestito da una sottile cuticola extracellulare molto resistente, formata anche da chitina. Le specie marine sono incolori o bianco-grigiastre, mentre quelle terrestri o d’acqua dolce possono essere di vari colori, ad esempio gialle, verdi o rosse.

tardigrado3

Gli scienziati presso l’Istituto Nazionale di Ricerca polare del Giappone avevano recuperate le creature da un campione di muschio congelato raccolto in Antartide nel 1983. Il campione era stato conservato a -20 ° C per più di tre decenni.

Vox

Degli esemplari recuperati, due sono stati rianimati. Uno di loro è morto dopo 20 giorni, ma l’altro ha continuato a riprodursi con successo con un terzo esemplare nato da un uovo congelato.

Trovati in tutto il mondo, i tardigradi possono sopravvivere a condizioni e pressioni estreme, come in acque profonde; e possono anche vivere nel vuoto dello spazio per diversi giorni. Quando sono congelati, le creature entrano in uno stato chiamato criptobiosi, in cui i loro processi metabolici si bloccano, e non mostrano segni visibili di vita.

Il record di sopravvivenza precedente di tardigradi adulti in condizioni ‘surgelate’ era di otto anni, e uno studio precedente aveva suggerito che il limite massimo per la sopravvivenza in condizioni normali di ossigeno atmosferico era di circa 10 anni.

“Vogliamo svelare il meccanismo di sopravvivenza a lungo termine, cercando di comprendere i danni al DNA dei tardigradi e la loro capacità di ripararsi”, ha detto il capo della ricerca Megumu Tsujimoto.

L’istituto Nazionale di Ricerca Polare ha ora intenzione di esaminare i danni ai geni dell’orso acqua e le sue funzioni di recupero per ottenere una migliore comprensione del suo meccanismo di sopravvivenza a lungo termine. E, perché no, applicare queste ricerche all’uomo. Al momento, comunque, il record per la sopravvivenza in uno stato congelato appartiene ad un verme nematode: quasi 39 anni.

Chissà cosa ha pensato, il tardigrado, una volta risvegliato. Cosa sognano i tardigradi?