Velletri: dopo ondata furti c’è chi vende casa

Vox
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C’è chi è talmente esasperato dall’ondata di furti, da vendere la propria casa a Velletri, alla ricerca di un’abitazione in cui andare a dormire senza il terrore di ritrovarsi in casa i ladri. Dopo la mattanza della notte di Capodanno, dopo svariati mesi di assedio e le rassicurazioni delle Forze dell’Ordine, i residenti rispondono con nuova rabbia e nuovi timori. E c’è chiede lo stato di emergenza.

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“Tutti ricorderete il 24 maggio 2013, in occasione del nostro comizio elettorale – ha riferito il rappresentante dei Casapound di Velletri, Paolo Felci -. Velletri fu blindata da mille agenti, Digos e forze di Polizia di ogni tipo. Furono bonificati palazzi e bloccate vie di comunicazione. I negozi del centro vennero fatti chiudere. Camion della Polizia antisommossa, che chiudevano piazza Cairoli, blindati della Celere e dei Carabinieri ad ogni angolo della città. Fu terrorizzata una popolazione, per chissà cosa sarebbe potuto accadere. Uno sperpero di soldi pubblici per nulla. Oggi invece per un delicato problema che mette a rischio davvero la cittadinanza, ci viene risposto che non ci sono fondi per chiedere lo stato di emergenza”.

Denunce, avvistamenti e incontri a tu per tu coi ladri fanno eco alla situazione di emergenza che la città di Velletri e tutti i suoi cittadini sembrano attraversare in questo periodo come mai in precedenza. “Questa è l’Italia, questi sono i politici che occupano le poltrone e che decidono le sorti del popolo – rincara la dose Felci -. Capaci di fare terrorismo psicologico per i propri interessi ma non in grado di tutelare i cittadini. Una vergogna che non conosce fine, realtà le nostre, governate da incompetenti, i quali vengono ancora sostenuti ed elogiati da chi poi subisce furti, violenze e tutte le malefatte amministrative”.