Dresda – Tutti i lunedì, da un anno a questa parte, migliaia di semplici cittadini si riuniscono di fronte alla piazza del teatro Semperoper e sfilano lungo le vie della città per manifestare “contro l’islamizzazione della Germania” e l’accoglienza dei sedicenti profughi.
Dimenticate le maschere da posa di ‘welcome refugees’, questa è gente vera. Questa è la Germania profonda.
Lunedì scorso, Theatherplatz ha visto riunirsi decine di migliaia di patrioti che inneggiavano a Lutz Bachmann, il fondatore di “Pegida”: Patrioti europei contro l’islamizzazione dell’Occidente, al grido di “Wir sind das Volk” (noi siamo il popolo) e “Merkel muss weg” (Merkel vattene).
Il leitmotiv della manifestazione è stato la lotta alla “Sharia” e “al nemico islamico” che “delinque e sottrae denaro alla popolazione tedesca”. Tante le bandiere inneggianti alla Russia, molte di più quelle contro la Merkel.
Ricordate che Dresda è nella ex Germania orientale, e li sanno bene, cosa significa ‘totalitarismo’.
Pegida nasce a Dresda il 26 ottobre 2014, lentamente il movimento cresce. Il ‘risveglio’ definitivo è dopo l’attentato a Charlie Hebdo: il sabato successivo si ritrovano in piazza oltre 35.000 persone.
Record superato la scorsa settimana. Intanto il movimento si espande in tutta la Germania: Legida (Lipsia), Bogida (Bonn), Dugida (Düsseldorf), Fragida (Francoforte).
Cosa vuole Pegida? La cancellazione degli accordi di Schengen, il rimpatrio dei clandestini, l’accoglienza dei veri profughi di sola religione cristiana e la democrazia diretta, che è l’unica forma di vera democrazia. Altrimenti voti Merkel pensando riduca l’immigrazione, e una volta eletta, ti trovi una fanatica che accoglie chiunque.
Pegida vuole un referendum sull’accoglienza. Le tesi di Dresda sono un manifesto rivoluzionario di un movimento popolare. Uno dei molti movimenti che stanno nascendo in tutta Europa.
I media di distrazione di massa definiscono questi movimenti ‘estremisti’. Lo sono, per quanto estremo è, in un’epoca segnata dal dominio delle oligarchie, la richiesta di democrazia.