Prete accoglie profughi e raggira anziana: indaga Procura

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PERQUISITA CANONICA DI PARROCO CHE HA ORGANIZZATO FESTA BENVENUTO AI PROFUGHI

Albenga – La finanza in canonica a Dolcedo, e l’ex segretario del vicario è indagato per circonvenzione di incapace. Un’altra tegola si abbatte sul clero ingauno, e questa volta a finire nell’occhio del ciclone è don Carmelo Licciardello, quarantaseienne sacerdote nativo di Acireale trasferito da qualche tempo nell’Imperiese ma con un recente passato tra Ceriale e Albenga. Un fedelissimo del vescovo titolare Mario Oliveri, un fanatico dell’accoglienza ai finti profughi.
Ordinato sacerdote nel 2009, Licciardello si è “fatto le ossa” a Ceriale in qualità di vice parroco, poi la promozione a parroco e il trasferimento a Dolcedo, dove recentemente è stato protagonista di un episodio che ha ottenuto il plauso dello stesso vescovo coadiutore Guglielmo Borghetti: la calorosa accoglienza a un gruppo di finti profughi, con tanto di festa di benvenuto.

Ieri mattina le fiamme gialle di Albenga sono andate a fare visita alla parrocchia di Dolcedo, non per anticipare le celebrazioni di San Matteo (patrono della Finanza) in programma domani in tutta Italia, ma per perquisire la canonica. A quanto pare i finanzieri erano alla ricerca di prove e indizi di un raggiro di cui il sacerdote sarebbe stato autore ai danni di una anziana parrocchiana.

Secondo l’accusa il parroco avrebbe carpito la fiducia dell’ottuagenaria e la avrebbe dapprima convinta a cointestare il conto corrente, da cui poi avrebbe prelevato in più tranches ben 70mila euro provenienti da un’eredità ricevuta dalla donna, per sottoscrivere polizze e investimenti di cui sarebbe stato beneficiario.

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Un’accusa terribile, resa ancora più infamante dal fatto che Licciardello avrebbe approfittato del suo ruolo di sacerdote e del senso di sicurezza che la veste infonde nei fedeli e che probabilmente ha giocato un ruolo importante nella decisione della vittima di fidarsi di don Carmelo e di affidargli, più o meno consapevolmente, la gestione dei suoi averi. I fatti contestati risalirebbero agli anni tra il 2011 e il 2013, quando Licciardello era a Ceriale. I finanzieri hanno lasciato la canonica con alcuni scatoloni zeppi di documenti bancari.

Questi accolgono i cosiddetti profughi. Per 35 denari, in pensione completa al giorno.

La ‘cena’ di benvenuto in piazza organizzata da parroco e sindaco (business spartito) venne raccontata in modo surreale dal noto giornale di bufale migranti valigiablu.it:

migranti.valigiablu.it/2015/07/19/bellissimi-di-dolcedo-la-cena-dellamicizia-con-i-migranti/

PERQUISITA CANONICA DI PARROCO CHE HA ORGANIZZATO FESTA BENVENUTO AI PROFUGHI