Imbianchini italiani? No, sostituiti da ‘profughi’

Vox
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PESARO – Primo giorno di scuola alla primaria ‘Olivieri’ di Pesaro, ma le aule non sono state ritinteggiate da imbianchini italiani, sostituiti invece da una decina di giovani maschi africani del Mali e del Gambia, finti profughi ospiti di un hotel della città e impiegati in attività volontarie (a pagamento), attraverso la cooperativa Gulliver. In sostituzione di padri di famiglia italiani.

Ma questa vera e propria sostituzione etnica nel mondo del lavoro è, per il sindaco Matteo Ricci ”Un esempio di civismo e capacità di rimboccarsi le maniche”.

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Dillo a chi viene sostituito nel lavoro. E’ come alla Festa dell’Unità di Reggio: schiavi per il PD.

Infatti, il cosiddetto ‘volontariato dei profughi’ – che tale non è, visto che prendono vitto, alloggio, carte telefoniche e paghetta per un totale di oltre 1.100 euro il mese – va a discapito dei lavoratori italiani, soprattutto giovani, soprattutto poco qualificati.