E’ sempre più emergenza invasione al confine fra Serbia e Ungheria, dove si mantiene sostenuto il flusso di islamici in marcia lungo la ‘rotta balcanica’ verso Italia e Germania.
Le autorità ungheresi hanno deciso di bloccare il traffico ferroviario di convogli locali a ridosso della frontiera, nei quali si nascondono gli invasori, che in grande quantità riescono ad entrare attraverso la barriera metallica e di filo spinato innalzata dall’Ungheria e non ancora completa.
Di conseguenza la Serbia è stata costretta a modificare il traffico di treni su diverse tratte che toccano località con centri di accoglienza per clandestini: Subotica, Roeszke, Kanjiza, Horgos. Le variazioni, ha reso noto la direzione delle Ferrovie serbe, resteranno in vigore fino alla fine di settembre.
Secondo la radio di Belgrado, due cittadini sono stati arrestati in Ungheria con l’accusa di traffico di clandestini.
Sono stati 2.822 gli islamici entrati illegalmente in Ungheria dalla Serbia nella giornata di ieri, circa 400 in più rispetto al giorno precedente. Come ha riferito la polizia magiara, citata dai media a Belgrado, il maggior numero di migranti è stato intercettato nella zona di Asotthalom, localita’ a una decina di km dalla frontiera con la Serbia. Si tratta in maggioranza di afghani, siriani, pachistani, iracheni. La crème islamica: li manda ISIS.