Da Letta a Renzi: mezzo milione di profughi in 3 anni

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Al 21 luglio il numero di sbarchi è in aumento dell’8 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: sono già arrivati 85.361 clandestini. Visto che l’anno scorso erano triplicati rispetto agli anni precedenti, sono numeri drammatici.

“Il trend – dice il prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento per l’immigrazione del Viminale – ci consentirà di restare al di sotto della pianificazione nazionale che ci faceva temere di superare le 200mila persone, invece sono 170mila circa”.

Un folle. Loro sono soddisfatti perché ne arrivano ‘solo’ 170mila.

Numero tra l’altro smentito dalla Polizia delle Frontiere che parla di “almeno 200mila arrivi” per il 2015.

Il direttore della polizia delle Frontiere, Giovanni Pinto parla di “situazione senza precedenti”.

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Ma il governo si preoccupa solo di sparpagliarli sul territorio: “Nel 2013 e nel 2014 sono arrivati in Italia 170mila immigrati – pronostica nel corso di un convegno organizzato dalla Guardia di Finanza – quest’anno già viaggiamo sulle stesse cifre e forse arriveremo a 200mila”. Ma “Nella distribuzione dei migranti nelle regioni italiane – spiega Morcone – siamo riusciti a portare avanti un piccolo riequilibrio ma ancora del tutto insufficiente, perché comunque in Sicilia rimane il 18% delle persone”.

“Bisognerebbe renderlo più ‘appetibile’ – suggerisce – abbassando la quota di cofinanziamento e allentando il patto di stabilità per i Comuni che aderiscono”. Un bando straordinario per 10 mila posti sarà indetto alla firma di Alfano nella Conferenza unificata che si terrà in settimana. “Cosi – conclude – ci avvicineremmo sempre più a un sistema ordinario, in cui i Comuni siano protagonisti”.

Questi ci stanno trasformando in un immenso campo profughi: mezzo milione di clandestini in 3 anni. E’ tempo di reagire. Quinto, Acerra, Roma devono essere solo i fuochi iniziali di una rivolta generale contro la dittatura che ci impone l’invasione.

Ogni iniziativa è lecita contro un governo non eletto. Nulla deve essere escluso.

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