Prete in moschea, “Allah Akbar” con gli islamici: “Insieme accogliamo profughi”

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C’E’ MOLTO DI OMOEROTICO IN QUESTO NOVANTAGRADISMO DI UNA PARTE DELLA CHIESA VERSO L’ISLAM

Don Massimo Rizzi, responsabile dell’ufficio migranti e del dialogo interreligioso della curia di Bergamo, e quindi la parte che sta alla Chiesa come la cancrena al corpo, è intervenuto durante la celebrazione dell’Eid-al-Fitr, la festa di fine Ramadan a Bergamo. E già questo è vergognoso.

Nel giorno dell’Eid i musulmani si riuniscono in moschea sin dal mattino per la preghiera del Takbir, durante la quale si grida Allahu Akbar, prima delle preghiere di rito. Poi si sgozzano agnellini facendoli morire per dissanguamento.

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Don Rizzi, tanto per completare la sua assurda presenza, ha parlato anche dell’emergenza profughi, falsi, ma per lui un business: “Il vescovo ringrazia la comunità musulmana perché ci ricordate che in questo mese di ramadan non solo “il cibo è energia per la vita”, come lo slogan di Expo, ma il digiuno è energia per far crescere il nostro spirito. Quest’anno c’è anche un altro motivo per cui porto gli auguri. In questi giorni avete visto sui giornali la questione dei profughi. La Bergamasca sta accogliendo i profughi e sono convinto che la comunità musulmana può dare un aiuto alla sua comunità bergamasca perché tutti voi siete bergamaschi nell’imparare ad accogliere. Ringrazio la direzione responsabile perché con qualcuno abbiamo vissuto bei momenti, per imparare ad imparare insieme ad accoglie i profughi. Anche di fronte alla difficoltà e nonostante i problemi, abbiamo il coraggio di andare avanti”.

Cercasi neuroni disperatamente. Se qualcuno ne avesse a disposizione in eccesso, contatti la Curia di Bergamo. Li ne hanno bisogno.