La rivolta di Rosarno organizzata dalle coop rosse e dalla ‘ndrangheta?

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La Coop rossa di Mafia capitale aveva legami stretti coi clan calabresi della ‘ndrangheta, è tutto nelle carte dell’inchiesta. In un’intercettazione, il sindaco di Roma, Marino, elogiava Buzzi, il capo della coop ’29 Giugno’.

Ora che è provato il legame con le ndrine calabresi, assumono tutto un altro signficato  gli avvenimenti che hanno portato fino a Mare Nostrum. Tutto doveva condurre all’aumento degli immigrati, che significava per la onorata società coop-ndrangheta più soldi.

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E allora si deve indagare sui veri mandanti dell’operazione Mare Nostrum. E prima ancora, su chi sia, veramente, il sobillatore della rivolta di Rosarno, in pieno territorio ‘ndranghetista, dove Odevaine apre un ‘laboratorio’, e non succede nulla: perché non disturbava la mafia calabrese, anzi, era consustanziale al progetto. Perché i disordini hanno portato all’ennesima pioggia di denaro verso le cosiddette ‘associazioni’ che si occupano di immigrati nella zona.

E assumono un altro significato anche le parole del sindaco di Reggio Calabria –  “RIPOPOLIAMO CALABRIA CON IMMIGRATI”: per conto chi, sindaco?