Con uno degli atti più selvaggi contro i cristiani in Siria, gli islamici hanno fatto saltare in aria la grande chiesa armena a Deir el-Zour, che è dedicata al massacro di un milione e mezzo di armeni uccisi dai turchi durante il genocidio del 1915.
Tutti gli archivi della chiesa, risalenti al 1841 e contenenti migliaia di documenti sull’Olocausto armeno, sono stati bruciati, mentre le ossa di centinaia di vittime del genocidio, conservate nella cripta della chiesa in memoria delle uccisioni di massa 99 anni fa, sono state gettate in mezzo alla strada, accanto alle rovine.
Questo atto sacrilego provoca dolore enorme tra gli armeni sparsi in tutto il mondo. Jabhat al-Nusra sembra essere responsabile, questa volta, ma dal momento che il gruppo ha ricevuto armi dalla Turchia, è facile individuare il mandante.
La Turchia, infatti, sostiene che non ci fu alcun genocidio, ma centinaia di storici hanno dimostrato oltre ogni dubbio che gli armeni sono stati deliberatamente massacrati per ordine del governo turco, in quella che è stata un pulizia etnica: fatti marciare nel di quella che oggi è la Siria settentrionale fino a morire.
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