Il governo si piega, per evitare una fuga di massa verso cliniche estere, la coppia potrà scegliere la razza del donatore/donatrice.
Il nato da una fecondazione eterologa sarà della stessa razza (colore di pelle in linguaggio politicamente corretto) della coppia ricevente.
Per quanto possibile si manterrà, cioè, lo stesso genotipo/fenotipo della coppia ricevente in relazione al colore della pelle, dei capelli e anche rispetto al gruppo sanguigno. Lo prevede il documento tecnico varato dai tecnici del governo e funzionari regionali per l’introduzione del metodo.
Resta comunque il fatto che l’eterologa – o sesso a tre in provetta – è un abominio che nega al bambino di conoscere il proprio padre o la propria madre.
Ah ah ah, le politiche del nostro governo criminale volte a incentivare il meticciamento coatto, hanno subito una battuta d’arresto. La Kyenge sarà delusa immagino.