Padova: indagato mendicante molesto

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DOPO LA STORIA DELL’IMMIGRATO AFRICANO CHE SI ERA INVENTATO L’AGGRESSIONE, UN’ALTRA BRUTTA FIGURA DA PARTE DELL’ANTIRAZZISMO A COTTIMO

PADOVA – Resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale: ecco i reati contestati a Daniel Vancea, 41 anni, il mendicante molesto.

A inserire il nominativo di Vancea nel registro degli indagati,  è stato il procuratore della Repubblica di Padova Matteo Stuccilli.

La decisione della procura è stata adottata dopo aver ricevuto il rapporto dei vigili urbani che presto forniranno anche il video di alcune telecamere di sorveglianza.

Per una verità oggettiva. E non ‘politica’.

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Il mendicante molesto è un protetto del  famoso prete hippy che vive del business dell’accoglienza, ed è domiciliato nell’asilo notturno del Torresino.

Esilarante la sua versione: chiedeva l’elemosina «per comprare la vitamina B1 che in ospedale mi avevano consigliato… Poi sono arrivati i vigili: mi hanno chiesto un documento, gliel’ho dato e mi hanno fatto una multa di 50 euro. Non avevo fatto nulla e non avevo quei soldi, così ho strappato il foglio. Mi hanno preso per un braccio e buttato a terra. Ho sbattuto il ginocchio e la schiena ferendomi con una stampella in testa. Mi hanno ammanettato e tenuto fermo immobile. Tutti mi guardavano come fossi un ladro».

Come altro definire, un romeno che vive parassitando la società italiana?

Non faticherà a trovare un figlio di papà delle varie associazioni di inutili idioti che si presti a fargli da avvocato. Folta è la schiera degli autolesionisti etnici.

E poi, l’antirazzismo rende, c’è chi ci costruisce una carriera. Chi ci arriva in Parlamento.