Anche i delinquenti hanno una mamma: “Volevano fare solo un’azione dimostrativa per far parlare dell’ingiustizia che ha subito Mimmo condannato all’ergastolo, quando invece è innocente”. Sono le parole di Antonella, mamma di Domenico Cutrì, detenuto riuscito a fuggire grazie al blitz di un commando guidato dal fratello, morto durante la sparatoria con gli agenti.
La donna è disperata per la morte del figlio, Antonino, morto durante il blitz che ha consentito al fratello di evadere. Ma è “contenta” che l’altro figlio sia potuto fuggire: “ha subito un’ingiustizia e quello che è accaduto lunedì era solo il tentativo di far parlare della vicenda e dell’ingiustizia subita. Non volevano fare del male”.
E lancia un appello al figlio in fuga, lei vorrebbe sentirlo, ma spera non “lo faccia e non voglio sapere nemmeno dove è, e non si deve nemmeno costituire, deve scappare, in memoria del fratello morto per liberarlo. Sono contenta che ora sia libero”.
Solo “se avrà un processo equo si presenterà”. E ancora: “Mimmo ascoltami: non ti costituire. Tuo fratello si è sacrificato per te. Non ti consegnare, Mimmo. Scappa, scappa Mimmo. Altrimenti Nino è morto per niente”.
Questa mattina è andata in procura a Busto Arsizio per chiedere di poter vedere il figlio morto . Il permesso le è stato negato perché gli inquirenti devono ancora disporre l’autopsia.
Una storia da romanzo. Qualcosa di tragico dove bene e male si mischiano fino a risultare difficilmente distinguibili.