Secondo uno studeo dell’Istituto di statistica ellenico (Elstat), in collaborazione con il ministero per la Protezione del cittadino e l’Agenzia di statistica europea (Eurostat) è record di suicidi in Grecia. A togliersi la vita sono per la maggior parte uomini e il motivo è da ricercarsi nella gravissima crisi economica e occupazionale causata dall’euro e dall’austerity imposta dall’Unione Europea.

Secondo la ricerca, la tendenza non andrà migliorando, almeno non a breve.
Fino al 2008 Atene era una delle aree più virtuose d’Europa, con una media di 2,5 suicidi ogni 100mila abitanti. Nel 2011 il numero è raddoppiato a cinque.
“I problemi economici non sono l’unico movente che spinge al suicidio, una cosa non porta inevitabilmente all’altra  – ha spiegato Aris Violatzis, dell’organizzazione umanitaria Klimaka – In Europa, tuttavia, laddove la crisi è aumentata è cresciuto anche il numero dei suicidi. Con la diminuzione dei tassi di disoccupazione scende anche quello dei suicidi. Questi due indicatori si muovono in parallelo, sono correlati”.
In Grecia la disoccupazione ufficiale è quasi al 28 per cento, con il record di circa il 59 per cento per i giovani under26. Una famiglia su cinque vive sotto la soglia di povertà. Ed è in aumento anche il consumo di droghe pesanti.

Come disse Monti, la Grecia è “un grande successo dell’euro”.