Islamici ai cristiani: “Convertitevi o pagate la tassa degli infedeli”

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La Fratellanza Musulmana e i suoi sostenitori hanno iniziato a costringere con la forza i circa 15.000 cristiani copti di Dalga, villaggio occupato dagli islamici nei giorni scorsi in Egitto, a pagare la celeberrima tassa islamica per gli infedeli: la jizya, come prescritto nel Corano 9:29. Lo riferisce il corrispondente Raymond Ibrahim.

La Jizya è il tributo, “che i non musulmani storicamente dovevano pagare ai loro padroni islamici con volontaria sottomissione” per salvaguardare la loro esistenza. I cristiani avevano una scelta: convertirsi o pagare. E questo quando la scelta non era più drammatica: conversione o morte.

Secondo Yunis Shawqi, che ha parlato ieri con i giornalisti Dostor a Dalga, tutti i copti nel villaggio, “senza eccezioni”, sono costretti a pagare la tassa.
“Il valore del tributo e la modalità di pagamento varia da un luogo all’altro in paese, in modo che, alcuni vengono costretti a pagare 200 lire egiziane al giorno, altri 500 £ egiziane al giorno,” riferisce Shawqi.

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In alcuni casi, le famiglie non in grado di pagare sono attaccate. Ben 40 famiglie cristiane sono state espulse da Dalga.

Questo accade proprio quando durante il fine settimana i famosi ‘ribelli’ siriani che hanno occupato il villaggio cristiano di Maaloula, entrati nel negozio di un cristiano gli hanno dato tre opzioni: diventare musulmano; pagare 70.000 $ come una tassa imposta ai non musulmani, nota come jizya, o essere ucciso insieme alla sua famiglia,” Lo hanno riferito reporters di CSM.

Intanto il Papa lava i piedi agli islamici. Li invita a casa nostra. E visita i centri dove vengono mantenuti con l’8 per mille che la chiesa depreda agli italiani.