Davanti all’invasione in atto, oltre mille clandestini sbarcati in due giorni tra i quali molti pericolosi detenuti fuggiti nell’evasione del carcere di Bengasi, il ‘calabraghe’ sostiene che l’Italia “anche in questa occasione si è distinta come Paese dell’accoglienza, intercettando la telefonata di richiesta d’aiuto e soccorrendo i migranti”.

No, l’Italia, o meglio il governo italiano, si è contraddistinto anche questa volta come un governo di coglioni. Le cui forze armate collaborano con gli scafisti all’invasione del paese ripondendo a chiamate satellitari in acque libiche.
Ovviamente poi Alfano non li porta ad Arcore o a casa sua, ma nelle nostre città: facile farsi belli con le vite degli altri.

Angelino, quando è che fai i respingimenti come li faceva Maroni? Quando la Kyenge ti dà il permesso? Nessun magistrato lo indaga per attentato alla sicurezza degli italiani?

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