Da oltre un anno infatti, rivela Panorama nel numero in edicola da domani, giovedì 28 febbraio, email, telefoni, incontri e colloqui sono stati meticolosamente messi sotto osservazione, su incarico del cardinale Tarcisio Bertone, dalla gendarmeria vaticana guidata dal generale Domenico Giani, ex ufficiale dei servizi segreti italiani.
Secondo Panorama, tutto è iniziato nel settembre 2012, quando sono cominciate a circolare le prime lettere di minacce a Bertone e le prime fughe di documenti riservati. E’ stata messa in atto così la più massiccia e capillare opera di intercettazione mai realizzata fino ad oggi nei Sacri palazzi che, secondo alcuni, continua fino a oggi perché, formalmente, le indagini su Vatileaks non si sono concluse.
La cricca gay che infesta la Curia romana e voleva “pilotare” il Conclave trema.