Espelliamo meno di 5mila clandestini l’anno: ma tenerli in Italia ci costa il triplo

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Il numero di clandestini rimpatriati non ha mai superato la cifra di 5mila unità l’anno.

Il dato più aggiornato è stato stimato dal Garante per i diritti delle persone private della libertà personale, alla data del 15 ottobre 2022: fino a quel giorno erano state respinte verso il paese di provenienza 2853 persone. Di queste 2356 sono state accompagnate da una scorta internazionale della Polizia di Stato, 1973 con voli charter dedicati e 831 senza scorta, rimpatriati con volo di linea.

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Nel 2021, 2589 sono partiti scortati e 831 con volo di linea, nel 2020 2392 scortati e 959 senza scorta. Sempre secondo i dati del Garante, nel 2022 (fino al 15 ottobre) sono partiti 62 voli charter dedicati verso la Tunisia, 9 verso l’Egitto, 6 verso la Georgia, 2 verso il Gambia, 3 verso la Nigeria e uno verso l’Albania. Tranne quelli verso Nigeria e Albania, gli altri erano voli congiunti organizzati con altri paesi europei. Ad accettare i rimpatri con volo di linea, quindi senza essere scortati, sono stati soprattutto cittadini albanesi (quasi tutti) e marocchini. Gli altri erano su voli speciali scortati dalla polizia, i più difficili da gestire oltre che più costosi.

Eppure, già con le ridicole regole attuali, il costo è di circa 3.500/4.000 a clandestino visto che vanno accompagnati almeno da due agenti ciascuno. Che è 1/3 di quanto ci costa ognuno di loro in accoglienza in un singolo anno. Per non parlare dei costi sociali.

Se non espellete le centinaia di migliaia di clandestini che infestano l’Italia, centinaia di Traini lo faranno in un modo meno gentile. E non è una minaccia, è una ovvia previsione.

Guai a non rispettare le promesse elettorali andando dietro ai moderati infiltrati.

Anche perché l’espulsione di massa è fattibile e non comporta problemi logistici insormontabili, anzi. Ed economicamente sarebbe un risparmio notevole in spese di accoglienza. E non solo.

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In Italia ci sono circa 500-600mila clandestini. Quanto impiegheremmo a rimpatriarli? Beh, utilizzando gli aerei militari da trasporto non troppo tempo.

L’Italia possiede 22 C-130. L’aereo può trasportare comodamente 100 clandestini a botta, con accompagnatori. In teoria, se ci fosse la volontà, ogni viaggio potrebbe trasferire lontano dall’Italia ben 2.200 clandestini. Con un solo viaggio a settimana, un ritmo nemmeno tanto frenetico, si potrebbero espellere più di 114mila clandestini in solo 1 anno: 560mila nel giro di una sola legislatura.

E questo esclusi gli altri aerei civili che il governo potrebbe noleggiare. Il costo per ora di volo si aggira sui 6/7mila euro compresa la manutenzione. Tenendo conto che mediamente parliamo di 10 ore di volo tra andata e ritorno (ad esempio la Nigeria), il costo totale dell’espulsione ogni anno di 114mila clandestini ci costerebbe solo 80 milioni di euro. Una bazzecola rispetto ai 5 miliardi di euro che spendiamo per tenerli in hotel.

Ovviamente non è così semplice, ci vogliono accordi con i Paesi di provenienza, ma anche questo problema è superabile con un iniziale spostamento dei clandestini in un Paese terzo – metodo israeliano – e, oltretutto, con tutti i fondi che versiamo agli Stati africani – sia direttamente che attraverso le rimesse dei loro immigrati regolari -, potremmo minacciarli di blocco trasferimenti in caso si rifiutino di riprendersi i loro clandestini.

Insomma, per eliminare dal territorio nazionale i vari Oseghale spenderemmo solo 500 milioni di euro in una legislatura rispetto ai 25 miliardi di euro che servirebbero nei prossimi 5 anni per ospitare in hotel gli attuali 200mila ospiti (che sono la parte più semplice del mezzo milione da espellere perché già sappiamo dove sono: basterebbe andarli a prendere e portarli al primo aeroporto militare).

Le coop rimarrebbero a bocca asciutta e i nostri aerei militari servirebbero finalmente a proteggere le frontiere invece di andare a fare guerre inutili al servizio di Washington.

E, magari, un’altra Pamela non sarà fatta a pezzi.




4 pensieri su “Espelliamo meno di 5mila clandestini l’anno: ma tenerli in Italia ci costa il triplo”

  1. Togliere la questione immigrazione dalla magistratura ordinaria e passarla nelle mani di quella militare.Sarebbe una bella sberla al Partito Distruttore.

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