Non se ne andrà nessuno dei 165 ucraini ospiti dall’hotel Mercure West di Spinaceto ormai dal marzo dello scorso anno. La notizia arriva il 17 gennaio, dopo oltre una settimana di trattative e di corsa contro il tempo che ha visto protagonista il IX municipio, la Protezione Civile del Lazio e la stessa direzione dell’albergo che non vuole perdere dei clienti a tempo indeterminato.
Subito dopo Natale la Protezione Civile regionale si era presentata nell’hotel di Spinaceto spiegando che era conclusa la fase 1 di accoglienza, cioè quella nelle strutture ricettive. Dal 1° gennaio sarebbe iniziata la fase 2, quella della dislocazione in altre strutture, in centri di accoglienza e famiglie.
Ovviamente, i 165 scrocconi non erano d’accordo: vitto e alloggio gratis, lavoro a basso costo rubato agli italiani che, invece, il vitto e l’alloggio se lo devono pagare.
E neanche la proprietà dell’hotel era d’accordo.
Il loro futuro, fino a pochi giorni fa, sarebbe stato per lo più in Campania.
Adesso però, grazie ad un lavoro di squadra che ha coinvolto non solo le istituzioni ma anche l’associazione “Donne for Peace” e la dirigenza dell’hotel Mercure West, è stato firmato un progetto di accoglienza e integrazione che risponde ai requisiti richiesti dal ministero dell’Interno affinché strutture ricettive continuino ad ospitare profughi.
Questi vivono ormai da un anno a spese dei contribuenti perché la Nato deve fare la guerra alla Russia. E voi pagate.
E come loro altre centinaia di migliaia in tutta Italia. Voi pagate e qualcuno ci guadagna.