Nigeriano pesta e rapina un ragazzino italiano ma vuole essere scarcerato perché “si è pentito. Peccato sia almeno la terza rapina.
«Chiedo scusa per quanto successo, sono pronto a scrivere una lettera di scuse al ragazzo contro cui me la sono presa. Volevo fare il bullo, mi sono reso conto ora della gravità dell’accaduto». Parole e pensieri, riportati in estrema sintesi, del 17enne di origine nigeriana arrestato lo scorso venerdì dai carabinieri con l’accusa di aver rapinato nel primo pomeriggio del 24 settembre del 2021 un suo coetaneo nei bagni pubblici di piazza Roma. Oggetto del furto era stato un portafoglio contenuto in uno zaino con all’interno neanche 20 euro. VERIFICA LA NOTIZIA
Nell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto ieri in modalità telematica, il minore ha risposto alle domande del giudice che ha firmato nei suoi confronti la massima misura cautelare: quella della detenzione in un istituto penitenziario. Il 17enne, difeso dall’avvocato Aldo Sichetti ha ammesso le accuse mosse dalla procura retta dalla dottoressa Giovanna Lebboroni, non nascondendosi dalla paternità della rapina.
«Quando il ragazzo – ha raccontato al gip – è uscito dal bagno me lo sono ritrovato davanti. Volevo fare il “grosso”, me la sono presa con il primo che capitava, non ce l’avevo certo con lui». Il 17enne, individuato dai carabinieri sulla scorta delle immagini del sistema di videosorveglianza della piazza e da vari testimoni, ha anche chiesto scusa alla vittima, sostenendo di «essere pronto a scrivere una lettera». Sul 17enne penderebbero almeno altre due procedimenti, tra cui quello relativo all’episodio dello scorso novembre che aveva portato un autista dalla Conerobus a fermare il mezzo perché infastidito da un puntatore laser indirizzato allo specchietto retrovisore da un gruppo di bulli. All’arrivo della polizia, gli agenti erano stati aggrediti e il minore portato in questura. È nella seconda parte del 2021 che si sarebbero concentrate le scorribande del 17enne, concausate – come detto da lui ieri – da un periodo non particolarmente felice derivato da una situazione familiare delicata.
Dobbiamo occuparci anche delle loro disastrate famiglie.
4 pensieri su “Nigeriano rapina e pesta ragazzino, tre volte: “Se scrivo una lettera di scuse dovete scarcerarmi””
Quando leggo queste cose mi viene in mente che esistono esseri perfettamente uguali agli ominidi della preistoria.
Per adesso di lamprede ne prende poche…Al compimento del 18° anno oltre la cittadinanza lo passano al carcere per adulti.Li lo stanno aspettando a braccia aperte e girando di cella in cella ogni 24 ore gli verrà spiegato che certe cose non si devono fare.
Quando leggo queste cose mi viene in mente che esistono esseri perfettamente uguali agli ominidi della preistoria.
Per adesso di lamprede ne prende poche…Al compimento del 18° anno oltre la cittadinanza lo passano al carcere per adulti.Li lo stanno aspettando a braccia aperte e girando di cella in cella ogni 24 ore gli verrà spiegato che certe cose non si devono fare.