Sono 34 i pazienti ricoverati in area Covid, al Policlinico Riuniti di Foggia. Secondo l’ultimo bollettino diramato dall’azienda ospedaliera, sono 29 i pazienti in cura nel reparto di Malattie Infettive, mentre gli altri 5 sono in Rianimazione. VERIFICA LA NOTIZIA
Dei 29 ricoverati nel reparto di Malattie infettive, 16 sono privi di copertura vaccinale, uno ha ricevuto una sola dose del siero anti-Covid, mentre i restanti 12 hanno concluso il ciclo vaccinale con doppia dose.
Dei pazienti in trattamento in Terapia intesiva, invece, uno solo risulta privo di vaccino; gli altri sono vaccinati con una o doppia dose ma – precisano i medici – “si tratta di pazienti ricoverati per comorbilità pregresse”. L’età media dei pazienti ricoverati è 72 anni, per il 68% uomini e per il restane 32% donne.
Per carità, è da tenere presente che l’80 per cento è vaccinato, quindi ogni numero sotto questa soglia di vaccinati rispetto al totale dei ricoverati, significa che il vaccino funziona, almeno in parte. Perché se funzionasse davvero, dovrebbero essere zero.
3 pensieri su “In terapia intensiva 80 per cento è vaccinato”
Allora: iniziamo dai “freddi numeri”. Vi fidate dei “freddi numeri”? Sono giusti?
Vi è noto che, per quanto di mia visibilità solo all’estero ma non si sa mai, c’è qualcuno che il gheipass lo “vende”? E il costo non è nemmeno così elevato, si parla di 250 sacchi. (il “venditore” che mi è noto lavora in uno stato del nord europa e nessuno in Italia sospetterebbe che le dosi non sono state effettivamente inoculate – figurati, “in quel posto lì” sono onesti e le cose le fanno per bene)
Ergo, i numeri totali dei vaccinati sono sicuramente artefatti e pompati verso l’alto. In che percentuale non sappiamo con certezza. Se io ne conosco uno ce ne saranno un milione.
La scorsa settimana uno dei miei dipendenti è finito all’ospedale con doppia polmonite interstiziale da… rullo di tamburi… Legionella. Eh, sì. Vaccinato, quindi niente covid.
Ne concludo che questi numeri non hanno nessuna minima base statistica accettabile. Ritorniamo quindi a tutti i nostri dubbi riguardo non tanto la “esistenza” di un virus ma quanto piuttosto riguardo ad una emergenza che non esiste se non fosse stata pompata ad arte.
Allora: iniziamo dai “freddi numeri”. Vi fidate dei “freddi numeri”? Sono giusti?
Vi è noto che, per quanto di mia visibilità solo all’estero ma non si sa mai, c’è qualcuno che il gheipass lo “vende”? E il costo non è nemmeno così elevato, si parla di 250 sacchi. (il “venditore” che mi è noto lavora in uno stato del nord europa e nessuno in Italia sospetterebbe che le dosi non sono state effettivamente inoculate – figurati, “in quel posto lì” sono onesti e le cose le fanno per bene)
Ergo, i numeri totali dei vaccinati sono sicuramente artefatti e pompati verso l’alto. In che percentuale non sappiamo con certezza. Se io ne conosco uno ce ne saranno un milione.
La scorsa settimana uno dei miei dipendenti è finito all’ospedale con doppia polmonite interstiziale da… rullo di tamburi… Legionella. Eh, sì. Vaccinato, quindi niente covid.
Ne concludo che questi numeri non hanno nessuna minima base statistica accettabile. Ritorniamo quindi a tutti i nostri dubbi riguardo non tanto la “esistenza” di un virus ma quanto piuttosto riguardo ad una emergenza che non esiste se non fosse stata pompata ad arte.