Toghe rosse a farfalle su Fontana: nessun mistero sui patrimoni

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“Nelle dichiarazioni richieste dalle norme sulla trasparenza sono riportati nel dettaglio i miei patrimoni, non vi è nulla di nascosto e non vi è nulla su cui basare falsi scoop mediatici”. Lo afferma il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sulla sua pagine Facebook dopo l’iscrizione nel registro degli indagati per la vicenda dell’affidamento alla società del cognato di una fornitura di camici per 500mila euro.

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“Sono emotivamente coinvolto dall’abbraccio di solidarietà e di stima che mi avete manifestato per tutto il giorno. Centinaia di telefonate, migliaia di messaggi mi hanno supportato in queste ore in cui anche manifeste maldicenze hanno avuto facile vetrina”, aggiunge Fontana. “Adesso qualche ora di riposo, da domani si riprende come sempre il lavoro alla guida della Regione più bella del mondo”.

Ripetiamo: è un osceno attacco alla Lega da parte della magistratura politicizzata. E’ il ‘metodo Palamara’.

E questa volta è un attacco talmente privo di appigli da risulta grottesco: si indaga un governatore perché ha reperito camici gratis ai propri medici. Mentre il governo invitava ad usare i sacchi neri perché non ce n’erano e un altro governatore regalava milioni di euro a ditte fantamsa per mascherine inesistenti.

Il fatto che anche solo si parli della cosa è indice del livello di corruzione della magistratura e del sistema mediatico.




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