La scritta “Dux” fu realizzata in omaggio a Benito Mussolini nel 1939, con 20 mila abeti piantati su un’area di 8 ettari dagli allievi della Scuola delle Guardie Forestale di Cittaducale. Da sempre al centro di polemiche, la scritta è unanimemente considerata patrimonio artistico e monumentale naturale, oltre che parte dell’identità di Androdoco.
Era parzialmente bruciata lo scorso agosto, per ragioni tuttora sconosciute, ma, a quanto sembra, dolose e CasaPound Italia si era subito attivata con una sottoscrizione per ripristinarla. Parliamo dell’enorme scritta “Dux” sul monte Giano, nel reatino. Ieri, i militanti della tartaruga frecciata hanno tenuto fede alla parola data. “Come avevamo promesso dopo il devastante incendio dello scorso agosto – ha spiegato in una nota il vicepresidente di Cpi Andrea Antonini – oggi, insieme ai volontari della protezione civile della Salamandra e dell’associazione ecologista la Foresta che Avanza, siamo saliti in cima alla montagna che sovrasta Antrodoco ripristinando una parte della gigantesca scritta andata in fumo”.
Circa 200 le persone che hanno contribuito alla “riparazione” dell’opera, ripiantumando e mettendo a dimora mille pini austriaci, analoghi a quelli andati distrutti, acquistati grazie alla raccolta fondi a cui hanno partecipato tantissimi italiani.
Ma questo non va bene agli invasati d’alto fondale. Che ora vogliono togliere la scritta DVX dal Monte Giano. Costi quel che costi.
E’ quello che si può leggere nel gruppo Facebook ufficiale delle ‘sardine’, L’arcipelago delle sardine, che vanta quasi 200mila iscritti.
Tutto parte dall’iniziativa di un utente-sardina che il 17 settembre ha proposto di “togliere per sempre” la scritta dal fianco della montagna.
ANCHE A LORO FAREBBE BENE TANTO OLIO DI RICINO ED E SUBITO FESTA 🖤🖤🖤🖤🖤🖤
200000 sarde marce non valgono un ago secco di uno di quegli abeti!!!!
I comunisti sanno solo distruggere e bruciare xché sono esseri incapaci, inutili e vuoti.
In pratica non sono un cazzo!