Non abbiamo più intenzione di farci mettere i piedi in testa. Il MoVimento 5 Stelle si è presentato agli italiani con una missione ben precisa e non abbiamo alcuna intenzione di fare passi indietro. L’unione europea non vuole ottemperare ai principi concordarti nell’ultimo consiglio europeo? Noi siamo pronti a tagliare i fondi che diamo all’Unione europea. Vogliono 20 miliardi dei cittadini italiani? Dimostrino di meritarseli e si prendano carico di un problema che non possiamo più affrontare da soli. I confini dell’Italia sono i confini dell’Europa”.
Il commissario dell’Unione europea al Bilancio, Günther H. Oettinger, su Twitter ha minacciato sanzioni: “Se l’Italia rifiutasse di pagare i suoi contributi al budget Ue, sarebbe la prima volta nella storia dell’Ue. Questo avrebbe come conseguenza interessi sul ritardo dei pagamenti. E una violazione degli obblighi dei trattati porterebbe a possibili ulteriori pesanti sanzioni”.
Beh, significa che non pagheremo nemmeno gli interessi. Poi che fate, ci mandate i carri armati arcobaleno? La Ue è un bluff, l’Italia dà più soldi di quanti riceve, così l’unica minaccia possibile, il taglio dei contributi europei, è un’arma inesistente.
Nello stesso post su Facebook Di Maio ha scritto: “Agli italiani non chiederemo un centesimo di più. Lo dico da capo politico del Movimento 5 Stelle, visto che la UE non rispetta i patti e non adempie ai suoi doveri, noi come forza politica non siamo più disposti a dargli i 20 miliardi all’anno che pretendono”.
E la posizione è monolitica, nel governo, il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Possiamo diminuirli in quota parte in base a quello che l’Europa fa o non fa, danneggiando l’Italia, e non solo sulla questione immigrazione”. “È come se io pagassi spese condominiali salate e poi sulla mia scala nessuno fa niente, è tuto sporco e l’ascensore non funziona…”.
L’unica nota stonata, il ministro degli Esteri Moavero, che del resto è l’infiltrato di Mattarella nel governo populista. Ma non conta, finché Lega e M5s si sostengono. E, paradossalmente, non possono fare altro che sostenersi: chi molla l’altro finirebbe politicamente nel cesso della Storia.
Spesso i matrimoni di interesse sono i migliori. Almeno in politica.
Un velo pietoso sul PD e frattaglie di sinistra varie: con la loro ridicola pantomima, con le loro demenziali accuse di ‘sequestro’, loro e i magistrati della loro scuderia, hanno indebolito la posizione dell’Italia in sede di trattative con la UE. Traditori.
Quanto alle minacce della Ue, sono un’arma spuntata. Anzi: inesistente. E’ come se una prostituta minacciasse il cliente di ‘sanzioni’ se non continua a mantenerla. Quali sanzioni? Il bluff è stato chiamato. Il caso della Diciotti potrebbe – speriamo – sfasciare quella mostruosa creatura chiamata Ue.
La cosa ridicola, e vergognosa, è che per anni abbiamo pagato i burocrati Ue (20 miliardi l’anno che potevamo usare per i nostri pensionati al minimo, ad esempio) in cambi di calci nel culo: perché? Perché una parte di questi fondi tornava indietro (gli altri finivano all’Est o a pagare l’osceno apparato di Bruxelles) alle varie Ong, associazioni e consorterie che speculano su immigrazione, gay e oscenità varie.