Stiamo allevando un sottoproletariato urbano etnicamente ostile. Questo è solo l’inizio: o ci liberiamo e li rimandiamo a casa, oppure comanderanno loro.
Il problema si risolve solo per via demografica. Blocco totale ricongiungimenti familiari, ritorno allo ius sanguinis ed espulsioni di massa.
Tutto l’attuale sistema è costruito con un obiettivo specifico: facilitare l’immigrazione da tutte le parti del mondo, con percentuali significative in Svezia, Danimarca, Gran Bretagna e altri paesi. Questo processo è stato facilitato rimuovendo barriere fisiche, psicologiche e culturali.
Dopo la seconda guerra mondiale il “nazionalismo” è stato condannato come un grave peccato morale e politico. Questo ha privato i popoli occidentali, creatori degli Stati nazionali, della passione che avrebbe potuto spingerli a difendersi dall’invasione di stranieri: la Patria.
L’unica vera motivazione della costruzione dell’Unione Europea è stata quella di privare gli europei del senso di proprietà. Questo include il diritto di possedere qualsiasi cosa, a cominciare dal territorio sul quale vivono e per il quale hanno combattuto e sono morti.
L’Italia, per la sua conformazione geografica, la sua storia linguistica, artistica, scientifica, la sua densità demografica e la fragilità del suo territorio deve chiudere i confini all’immigrazione regolare di massa.