Guardate che il pugile algerino che pesta le donne sul ring è solo l’aspetto più delirante e pacchiano di una ideologia che vuole maschi che si credono donne usare gli stessi bagni delle vostre figlie.

Un’ideologia dello ‘stato liquido’ che nega l’Occidente fin dalle radici apollinee: non esiste limite e non esiste categorizzazione: tutto è caos e casualità. Maschio o femmina non sono più identità evidenti ma à la carte, come il fatto che essere italiano non deve più significare il sangue che ti scorre nelle vene ma il luogo dove, casualmente, sei nato e magari hai vissuto, non importa quanto.

Tutto questo è il Dioniso che entra all’Ultima Cena: non la trasgressione, ma l’instaurazione di un regime che fa della trasgressione la propria essenza.

La civiltà europea nasce dal riconoscimento del limite e delle differenze, Roma diventa tale con il limes. L’ideologia woke è, invece, l’apogeo della perversione della globalizzazione: non ci sono confini, non ci sono differenze, non c’è nulla di oggettivo. Quindi nulla che valga la pena difendere.

L’ideologia woke deve essere distrutta. Servono anche gesti futuristi.