Donne leghiste nel mirino islamico: “Convertitevi o morirete”

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# “Muori, cristiana di m…”: L’odio islamico contro Silvia Sardone e Anna Maria Cisint

Silvia Sardone, europarlamentare leghista, e Anna Maria Cisint, sindaco di Monfalcone, sono oggetto di minacce violente e discriminatorie da parte di estremisti islamici. Questi attacchi rappresentano un esempio di cosa può accadere quando i musulmani diventano abbastanza numerosi in una società.

## **Silvia Sardone**

Sardone è nota per aver denunciato per prima il caso della scuola milanese di Pioltello, che è stata chiusa per il Ramadan. Le minacce rivolte a Sardone sono state motivate dalla sua fede cristiana e dal suo impegno a lottare per la libertà di espressione e contro l’islamizzazione, diritti fondamentali che sono al centro delle società democratiche.

Tra i messaggi minatori ricevuti da Sardone si leggono frasi come “Ti stupro”, “ti spacco la faccia”, “ti metto il velo a pugni in testa”, “troia cristiana di merda”, “muori cogliona del cazzo”. Nonostante queste minacce, Sardone ha risposto con coraggio e determinazione, rifiutando di essere intimidita.

Sardone è impegnata da anni nel combattere il processo di islamizzazione crescente dell’Europa, mettendo in evidenza tutte le storture di una politica che agevola una narrazione pro-islamica e contro-cristiana. A causa delle minacce concrete ricevute, le è stata affidata una scorta.

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## **Anna Maria Cisint**

Il sindaco Anna Maria Cisint di Monfalcone è al centro di una aggressione mediatica e politica che coinvolge la cosiddetta comunità musulmana per la sua opposizione alla presenza di moschee abusive. Le minacce ricevute sono gravi e hanno portato alla sua protezione da parte delle forze dell’ordine.

Cisint ha chiuso due centri culturali islamici a Monfalcone, sostenendo che non fossero ufficialmente luoghi di culto. Questa decisione ha scatenato tensioni e minacce nei suoi confronti. Ha ricevuto minacce di morte da immigrati islamici, tra cui messaggi deliranti diffusi sui social media.

## **Conclusioni**

Questi episodi mettono in luce la necessità di una discussione aperta e onesta sull’islamizzazione in Italia. Sardone e Cisint continuano a lottare per la libertà di espressione e contro l’islamizzazione, nonostante le continue minacce ricevute. Questo dimostra il loro impegno a difendere la nostra identità e le nostre tradizioni a testa alta.

Il governo, però, non azzera l’immigrazione islamica regolare.