Cortellesi: la fiaba alternativa di Biancaneve che diventa minatore

Vox
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Biancaneve e il principe erano felici e innamorati, ma un giorno Biancaneve vide il film della Cortellesi e si rese conto che non voleva passare la vita in un castello, a fare da moglie e da regina. Voleva fare il minatore.

Così, una mattina, lasciò una lettera al principe, in cui gli spiegava il suo desiderio e gli diceva che lo amava ancora, ma che doveva seguire il suo cuore. Poi, prese il suo mantello e il suo cestino e si avviò verso il bosco.

Biancaneve camminò per ore, finché non arrivò alla casetta dei sette nani, i suoi vecchi amici. I nani erano sorpresi e felici di rivederla, e le chiesero cosa ci facesse lì. Biancaneve raccontò loro la sua storia, e disse che voleva stare con loro e lavorare in miniera. I nani accettarono volentieri, e le diedero una piccola scure e un elmetto. Biancaneve iniziò a dubitare della Cortellesi.

Ogni giorno, Biancaneve e i nani andavano in miniera, a scavare e a cercare pietre preziose. Biancaneve imparava dai nani i segreti del mestiere, e si divertiva a cantare e a scherzare con loro. La sera, tornavano alla casetta, e si preparavano una cena deliziosa, a base di frutta, verdura, pane e formaggio. Poi, si raccontavano storie, giocavano a carte, o suonavano la fisarmonica. Biancaneve dormiva in un lettino accanto a quello di Dotto, il suo preferito.

Il principe, nel frattempo, era disperato. Aveva letto la lettera di Biancaneve, e non capiva perché l’avesse lasciato. Lui non aveva visto il film della Cortellesi. Pensava che fosse stata rapita dalla strega cattiva, o che fosse caduta in un’imboscata di briganti. Così, montò sul suo cavallo bianco, e si mise a cercarla per tutto il regno. Chiedeva a tutti se avessero visto una fanciulla bella come il sole, con i capelli neri come l’ebano, la pelle bianca come la neve, e le labbra rosse come il sangue. Ma nessuno sapeva niente di lei.

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Un giorno, il principe arrivò al bosco, e vide la casetta dei sette nani. Pensò che forse lì avrebbe trovato qualche indizio, e bussò alla porta. Nessuno rispose, perché i nani e Biancaneve erano in miniera. Il principe entrò, e vide sette lettini, sette piatti, sette bicchieri, e sette posate. Poi, vide un ottavo lettino, più grande, con sopra un cuscino ricamato con il nome di Biancaneve. Il principe capì che era lì che dormiva la sua amata, e si riempì di speranza.

Decise di aspettare il suo ritorno, e si nascose dietro una tenda. Dopo qualche ora, sentì delle voci allegre, e vide entrare i nani e Biancaneve. Biancaneve aveva il viso sporco di polvere, ma era raggiante. Teneva in mano una borsa piena di diamanti, rubini, smeraldi e zaffiri. I nani la elogiarono per il suo lavoro, e le dissero che era la migliore minatora che avessero mai conosciuto. Biancaneve ringraziò i nani, e disse che era grazie a loro se si sentiva così felice.

Il principe non resistette più, e uscì dal suo nascondiglio. Biancaneve lo vide, e rimase senza fiato. Il principe le corse incontro, e la prese tra le braccia. Le disse che l’aveva cercata ovunque, e che non poteva vivere senza di lei. Le chiese di tornare con lui al castello, e di sposarlo. Biancaneve guardò il principe negli occhi, e sentì il suo cuore battere forte. Ma poi, guardò i nani, e vide nei loro occhi l’affetto e la gratitudine. Pensò alla sua vita in miniera, e al film della Cortellesi. E capì che non voleva rinunciarvi.

Biancaneve si svincolò dalle braccia del principe, e gli disse che era dispiaciuta, ma che non poteva andare con lui. Gli disse che lo amava ancora, ma che aveva trovato la sua vera vocazione: fare il minatore. Gli disse che era felice in miniera, e che voleva restare con i nani. Il principe non riusciva a crederci. Le disse che era pazza, che stava buttando via la sua vita, che non sapeva cosa si perdeva. Ma Biancaneve aveva visto il film della Cortellesi. Gli diede un bacio sulla guancia, e gli disse addio.

Il principe se ne andò, triste e arrabbiato. Biancaneve e i nani si abbracciarono, e festeggiarono con una serie di rutti. E vissero tutti felici e contenti. Soprattutto i nani.




2 pensieri su “Cortellesi: la fiaba alternativa di Biancaneve che diventa minatore”

  1. Aooo a Cortelle’, prova a lavorare in miniera, invece di fare chiacchiere.
    Bla bla bla, dite dite ma non fate un cazzo tutto il giorno.

I commenti sono chiusi.