A confermare il fatto che la questione clandestini non si risolve con le chiacchiere, gli sbarchi continuano.

E per ora non si hanno più notizie di due imbarcazioni che avevano lanciato la solita chiamata per mezzo del radiotaxi degli scafisti fondato dal famigerato spacciatore di droga riparato in Vaticano. Una segnalazione che la nave negriera Geo Barents aveva girato alle autorità italiane.
La ong di Medici senza frontiere sostiene anche di aver dovuto ignorare altre due richieste dagli scafisti perché dopo aver prelevato più di 250 clandestini ha ricevuto l’ordine dal coordinamento marittimo di dirigersi verso il porto di Salerno. Un carico alla volta.
Un’altra imbarcazione si trova al largo di Lampedusa dove la ong tedesca finanziata da Berlino, la Sea Watch, impegnata nel carico ha ordinato e ottenuto l’intervento delle autorità italiane.
Sono saliti a 382 gli ospiti dell’hotspot di Lampedusa dove al momento ci sono stati 4 sbarchi con un totale 91 clandestini. Presenti anche 48 minori non accompagnati come loro:
Gli ultimi 16 tunisini, fra cui 2 fottuti ragazzini non accompagnati come quelli di Bologna, sono giunti dopo che la motovedetta Cp281 della Guardia costiera ha intercettato e preso in carico il barchino di 6 metri che, a loro dire, è salpato da Zerzis. Ognuno ha pagato 4mila dinari tunisini per la traversata.
