Anziani massacrati da immigrato: sono a caccia di italiani

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All’indomani della brutale aggressione subìta, la coppia di anziani torrelaghesi rapinata è ancora molto scossa. Nella notte successiva all’agguato, la figlia e il genero hanno dormito a casa dei coniugi, che oltre alle ferite dell’animo devono fare i conti con i postumi della lotta: il marito, in particolare, è ancora dolorante, con escoriazioni sulle braccia e al collo e una costola dolorante.

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Sulla vicenda intervengono anche le forze politiche di centrodestra per chiedere maggiore sicurezza. Il circolo di Fratelli d’Italia viareggino, tramite il proprio direttivo formato da Lauro Cima, Chiara Benedusi e Christian Marcucci, “esprime vicinanza alla coppia aggredita in via Mazzini – si legge in una nota – nella speranza che l’uomo aggredito e che ha dovuto ricorrere alle cure mediche, si rimetta presto. Un grazie al muratore che ha prontamente inseguito il malvivente ed è riuscito a recuperare la catenina rubata all’uomo. Basta slogan, basta dire che la nostra città è sicura: vogliamo vederlo nei fatti. Più volte abbiamo sollevato il problema sicurezza, ma purtroppo non siamo mai stati ascoltati, e come risultato tutti i giorni arrivano notizie di furti, scippi, risse e rapine. È ora che ciascuno si prenda le proprie responsabilità e che si garantiscano sicurezza e tutela dei cittadini, ormai esasperati”.

Solidarietà alle vittime anche da parte della Lega. “Il grave episodio purtroppo non ci sorprende – commentano i consiglieri comunali Alberto Pardini e Walter Ferrari –; così come non sorprende tantissimi torrelaghesi che quotidianamente hanno sotto gli occhi la situazione della stazione, dello spaccio che si consuma poco oltre la Bufalina, in territorio pisano, e delle conseguenze che provoca al paese. Un problema ormai atavico che viene affrontato di volta in volta ma mai sradicato completamente, e a pagare è principalmente Torre del Lago. È chiaro però che l’episodio riaccende i riflettori su quanto avviene quotidianamente al confine con Vecchiano e sulla necessità di un intervento risolutivo che spazzi via definitivamente quella piazza di spaccio che ha preso casa all’interno del Parco. La pineta è diventata per certi versi off limits, la stazione e le sue adiacenze frequentate da tossici e spacciatori e teatro anche di reati minori, sull’Aurelia si rischia continuamente l’incidente a causa di attraversamenti e auto che si fermano, senza contare “l’immagine” che viene data ai turisti. Serve la volontà di sradicare il problema”.

Siete al governo e riempite l’Italia di questa feccia. La colpa è vostra. Del vostro governo che ne ha traghettati 140mila in 10 mesi. Che ne ha prenotato mezzo milione in tre anni. Che non abroga i ricongiungimenti familiari. Siete solo chiacchiere.