“Per quanto riguarda l’Italia è il paese europeo che sta crescendo di più.
I nostri grazie ai nostri imprenditori, ai nostri lavoratori.
Non ritengo che ci sia bisogno di mettersi in mano a Fondi stranieri e a soggetti stranieri anche perché 600.000 italiani nei giorni scorsi hanno sottoscritto i buoni del tesoro per più di 18 miliardi di euro: Quindi io preferisco che le infrastrutture italiane, le scuole italiane vengano costruite chiedendo i soldi agli italiani e così il debito rimane italiano”. Lo ha detto Matteo Salvini a Venafro per la campagna elettorale in Molise.
Oggi su @sole24ore c'è l'ennesimo articolo che strilla "FATE PRESTO" questa volta mirato a ratificare il MES. Come ricordate la storia di questi appelli non ci ha mai portato molta fortuna. Oggi, 24 Maggio, vale la pena di fissare dei punti chiari a nostra difesa come il Piave.…
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) May 24, 2023
1) IL MES E’ FIGLIO DELLA STAGIONE DELL’AUSTERITA’.
La cosa è INDUBITABILE. Il MES nasce come unione dei primi “fondi salvastati”, in particolare l’EFSF.
Questi fondi nacquero per gestire il collasso dei debiti pubblici di alcuni paesi dell’Eurozona a seguito della scellerata gestione della crisi della Grecia.
La crisi della Grecia non ci sarebbe MAI dovuta essere e non ci sarebbe stata se la BCE avesse detto già all’epoca “whatever it takes”, invece l’intento della UE su impulso politico di Merkel e Sarkozy, fu di dare una “lezione esemplare” alla Grecia, la cui economia era stata distrutta dalla forza dell’euro, per potersi appropriare delle loro infrastrutture in una gigantesca operazione di recupero crediti. A tal proposito PRIMA venne imposto il programma di assurda austerità che portò a disastrose conseguenze e POI il costo del “salvataggio” venne spalmato su tutti i paesi UE, inclusi quelli che non avevano crediti verso la Grecia, appunto utilizzando lo strumento dei fondi salvastati. Tutto ciò condusse all’implosione dell’economia greca, all’avvento di Syriza e a quella pagina vergognosa per la democrazia che fu il referendum a banche chiuse del 2015, il cui risultato venne peraltro ignorato.
Quindi SI’ il MES è figlio e padre di austerità.
Cosa dicono Buti e Vitali?
Che “Il nuovo trattato MES ha previsto la creazione di interventi precauzionali … in questo caso la condizionalità è molto più leggera, proprio per evitare le conseguenze perverse dell’austerità”
In questo caso l’osservazione riveste il carattere di PALESE MALAFEDE non volendo nemmeno considerare l’ipotesi della crassa ignoranza per rispetto dei due autori.
Impossibile infatti non sapere che le linee di credito precauzionali introdotte con la modifica del MES sono RISERVATE AI PAESI CON SPECIFICHE CARATTERISTICHE tra le quali l’Italia non rientra e sicuramente non ci rientrerebbe qualora dovesse trovarsi nella necessità di accedere al MES perché di sicuro una situazione del genere implicherebbe una perdita di accesso ai mercati innescata da un precedente peggioramento delle condizioni economiche. Nello specifico ecco l’elenco delle condizioni per accedere a questi “interventi precauzionali”.
Per accedere alla linea di credito a “condizionalità semplificata”, lo Stato richiedente dovrebbe:
-non essere soggetto alla procedura per disavanzi eccessivi;
-rispettare i seguenti parametri quantitativi di bilancio nei due anni precedenti alla richiesta di assistenza finanziaria: un disavanzo inferiore al 3% del PIL; un saldo di bilancio strutturale pari o superiore al valore di riferimento minimo specifico per Paese; un rapporto debito/PIL inferiore al 60% del PIL o una riduzione di questo rapporto di 1/20 all’anno;
-non evidenziare squilibri eccessivi nel quadro della sorveglianza macroeconomica dell’UE;
-presentare riscontri storici di accesso ai mercati dei capitali internazionali a condizioni ragionevoli;
-presentare una posizione sull’estero sostenibile;
-non evidenziare gravi vulnerabilità del settore finanziario che mettono a rischio la stabilità finanziaria.
Questo per “i buoni”, per “i cattivi” (e quindi per noi) rimarrebbe solo la linea “a condizionalità rafforzata” ovvero la Troika e l’austerità stile Grecia.
2) Il MES ha aiutato le banche tedesche durante la grande crisi finanziaria
Qui la risposta è una sola ed è un grandissimo
SI’
la cosa è così macroscopica che non occorre andare lontano per trovarne la prova: basta andare sul sito dello stesso “Sole 24 Ore” per ritrovare questo grafico ⬇ che meglio di ogni altra cosa rappresenta il colossale salvataggio di banche tedesche e francesi con soldi pubblici, anche nostri. Un regalo da 40 miliardi che se si fosse svolto su base proporzionale alle effettive esposizioni e non mettendo “sul conto del condominio” con i fondi salvastati non avremmo dovuto sborsare (per poi sentirci fare le lezioncine).
Cosa dicono Buti e Vitali?
“C’è un’elemento di verità in questa critica (sic!) … tuttavia … il mancato aiuto avrebbe comportato una drastica ristrutturazione del debito greco … in secondo luogo la Germania è stata molto reticente nell’approvare la trasformazione del fondo EFSF, che era uno strumento temporaneo, in un’istituzione permanente quale è il MES”
Qui scusate ma non so proprio cosa dire: se il debito greco era tutto in mano alle banche tedesche ovvio che la “drastica ristrutturazione” del debito avrebbe colpito proprio le banche tedesche, quindi di che “tuttavia” si parla? E’ solo un’altra conferma. Quanto alla “riluttanza” della Germania che invece della frusta avrebbe voluto anche i ceci per mettere in ginocchio la gente (mentre si salvava le proprie banche) non c’entra nulla con la frase che si vorrebbe confutare.
https://twitter.com/borghi_claudio/status/1661441942373138432/photo/1
3) Il MES è un organismo segreto e non trasparente dominato dalla Germania
Posto che non so chi abbia detto questa frase che messa così suona “complottista” ma lascio giudicare voi, citando dal trattato stesso del MES:
I beni, le disponibilità e le proprietà del MES, ovunque si trovino e da chiunque siano detenute, godono dell’immunità da ogni forma di giurisdizione, salvo qualora il MES rinunci espressamente alla propria immunità in pendenza di determinati procedimenti o in forza dei termini contrattuali, compresa la documentazione inerente gli strumenti di debito
I beni, le disponibilità e le proprietà del MES, ovunque si trovino e da chiunque siano detenute, non possono essere oggetto di perquisizione, sequestro, confisca, esproprio e di qualsiasi altra forma di sequestro o pignoramento derivanti da azioni esecutive, giudiziarie, amministrative o normative.
Gli archivi del MES e tutti i documenti appartenenti al MES o da esso detenuti sono inviolabili.
I locali del MES sono inviolabili.
Il MES è esente da obblighi di autorizzazione o di licenza applicabili agli enti creditizi, ai prestatori di servizi di investimento o ad altre entità soggette ad autorizzazione o licenza o regolamentate secondo la legislazione applicabile in ciascuno dei suoi membri.
Nell’interesse del MES, il presidente del consiglio dei governatori, i governatori e i governatori supplenti, gli amministratori, gli amministratori supplenti, nonché il direttore generale e gli altri membri del personale godono dell’immunità di giurisdizione per gli atti da loro compiuti nell’esercizio ufficiale delle loro funzioni e godono dell’inviolabilità per tutti gli atti scritti e documenti ufficiali redatti.
Nell’ambito delle sue attività istituzionali, il MES, i suoi attivi, le sue entrate, i suoi beni nonché le operazioni e transazioni autorizzate dal presente trattato sono esenti da qualsiasi imposta diretta.
Potrei andare avanti ma penso basti così.
Cosa dicono Buti e Vitali:
“La Germania è il primo azionista con più del 27% mentre l’italia è il terzo azionista con quasi il 18% del capitale versato … in caso di crisi decide a maggioranza super-qualificata dell’85% dei voti. Pertanto l’italia con il suo 17.8% dei voti ha in via di principio potere di veto”
Gli autori glissano elegantemente sulla segretezza e li capisco, visto quanto ho riportato più sopra però anche qui c’è una PALESE MISTIFICAZIONE: la maggioranza dell’85% è solo nel caso di “procedura d’urgenza”, la maggior parte delle decisioni compresa la nomina del direttore generale e la redazione dello statuto del MES (!!!) sono prese a MAGGIORANZA QUALIFICATA e quale sarà mai questa maggioranza? Citiamo sempre dal trattato MES:
L’adozione di una decisione a maggioranza qualificata richiede l’80% dei voti espressi.
Con tanti saluti al diritto di veto dell’Italia. A proposito. Come mai questa strana percentuale quando in tutto il mondo la maggioranza qualificata sono i due terzi? Ma semplice. Indovinate quale percentuale di voto ha la Francia?
Avete indovinato. Il 20,2%
C’è chi ha davvero il diritto di veto (Francia e Germania) e poi c’è il brutto anatroccolo, ovvero noi.
4) Il MES richiede la ristrutturazione del debito come condizione per ottenere il prestito
Questa FOLLIA, ovvero non restituire il denaro messo dai risparmiatori nei Titoli di Stato non è un’invenzione complottista, lo scrive chiaro e tondo il trattato:
In linea con la prassi del FMI, in casi eccezionali si prende in considerazione una forma adeguata e proporzionata di partecipazione del settore privato nei casi in cui il sostegno alla stabilità sia fornito in base a condizioni sotto forma di un programma di aggiustamento macroeconomico
“Partecipazione del settore privato” per chi non l’avesse ancora capito significa prelievo dei TUOI soldi (privati) messi nei Titoli di Stato. A scanso di ogni dubbio il trattaro rivisto include l’apposizione delle famigerate “Clausole di Azione Collettiva” che mirano ad effettuare nel modo più semplice proprio questa operazione di esproprio.
E’ questo il “colpo di pistola sparato alla tempia dei risparmiatori” citato dal prof. Galli in audizione alla Camera.
E’ questo il motivo per cui la semplice adesione al nuovo MES rischia di destabilizzare uno Stato come l’italia ingenerando una vera e propria “corsa agli sportelli” nazionale con fuga dai Titoli di Stato.
Cosa dicono Buti e Vitali
“Il nuovo trattato MES dà la possibilità di aiuti precauzionali a condizioni molto favorevoli in termini di condizionalità”
Eh ma qui si ritorna alla mistificazione del primo punto ⬇
Oggi su @sole24ore c'è l'ennesimo articolo che strilla "FATE PRESTO" questa volta mirato a ratificare il MES. Come ricordate la storia di questi appelli non ci ha mai portato molta fortuna. Oggi, 24 Maggio, vale la pena di fissare dei punti chiari a nostra difesa come il Piave.…
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) May 24, 2023
Quegli aiuti sono per i “buoni” e l’Italia NON E’ FRA QUELLI. Quindi l’argomento di Buti e Vitale è del tutto inconsistente.
5) Ci fa perdere sovranità nazionale obbligando il Governo a seguire i dettami del MES
Eh ma c’è bisogno di dimostrarlo? Certo che è così. Ti ritrovi un creditore privilegiato che ti impone un programma di aggiustamento macroeconomico deciso a tavolino, come la vogliamo chiamare questa situazione? Cito dal servizio studi della Camera:
Per tali Paesi, l’accesso alla ECCL e agli altri strumenti di sostegno si tradurrebbe nella necessità di firmare un protocollo d’intesa (memorandum of understanding, MoU)
Cosa dicono Buti e Vitali:
“I tagli indiscriminati alla spesa pubblica o gli aumenti delle imposte imposti (sic!) dai mercati finanziari sarebbero ben più pesanti delle riforme strutturali che potrebbero richiedere il MES e la commissione per erogare gli aiuti”
Io veramente sono basito. Per gli autori quindi esiste una persona chiamata “i mercati” che andrebbe dallo Stato Italiano a richiedere tagli e tasse.
Non è così.
Ai mercati interessa una sola cosa: che ci sia la GARANZIA da parte della Banca Centrale di riavere i propri soldi messi nei titoli di Stato. Nessun detentore di BTP chiede tasse e tagli sapendo che finiscono solo per peggiorare l’economia di uno Stato come dimostrato dall’esperimento di Monti.
Il MES PROVOCA la fuga degli investitori, non il taglio delle tasse.
6) “Ci prestano soldi che aumentano il debito pubblico e che dobbiamo restituire con gli interessi”
Non si capisce perché in un articolo ideato per smentire presunte bugie nei confronti del MES si scelgano frasi che sono palesi verità. Ma E’ OVVIO che i prestiti del MES aumenterebbero il debito pubblico e li dobbiamo restituire con gli interessi. Ma non solo. Chi prende a prestito soldi dal MES deve pure pagargli un MARGINE DI PROFITTO.
Lo dice l’articolo 20 del MES stesso.
Politica di fissazione dei tassi di interesse.
Nel concedere sostegno alla stabilità o nel finanziare il dispositivo di sostegno all’FRU, il MES persegue la completa copertura dei costi operativi e di finanziamento e vi include un margine adeguato.
Cosa dicono Buti e Vitali:
“Il MES presta al paese beneficiario fondi con tassi di interesse notevolmente inferiori a quelli che il paese si troverebbe costretto a pagare emettendo titoli pubblici in condizioni di instabilità finanziaria”
Ma benedetti figlioli, ancora non l’abbiamo capito che i tassi di interesse li fissa la BCE e ha pure ufficializzato un apposito strumento proprio per garantire la stabilità dei tassi e si chiama Transmission Protection Instrument (TPI)? Ma soprattutto, perchè si continua a tacere che i prestiti del MES sono CREDITI PRIVILEGIATI e come tali sono a rimborso certo perché “passano avanti” a tutti i Titoli di Stato emessi (e quindi ai vostri risparmi) come diritto di rimborso? MA E’ OVVIO che i tassi sono inferiori!!! E’ il prestito con ipoteca della casa! Non ci credete? Basta leggere sempre dal trattato del MES, è tutto scritto.
Punto 13 delle premesse del trattato:
I prestiti del MES fruiranno dello status di creditore privilegiato in modo analogo a quelli del FMI
Perché Buti e Vitali non ci hanno informato di questo “piccolo” particolare? Io un’idea ce l’ho. Voi?
7) “Ratifichiamo il MES solo se otteniamo concessionisulla riforma del patto di stabilità o sul completamento dell’unione bancaria con l’assicurazione comune dei depositi”
Questa frase non è stata detta ufficialmente da nessuno, è stata solo riportata da retroscena di stampa. Se mai si è fatto notare che persino CONTE, durante la trattativa del MES avesse legato la cosa al cosiddetto EDIS, ovvero la garanzia dei depositi, secondo la famosa “logica di pacchetto” che si vantò di aver fatto inserire nei documenti ufficiali. Poi però ben ci ricordiamo che Conte, sciaguratamente passato all’alleanza con il PD, firmò il trattato MES senza alcun EDIS, passando dalla “logica di pacchetto” alla “logica di pacco”, lasciando la patata bollente al governo attuale. Se venisse approvata l’assicurazione comune dei depositi approverei il MES? La mia risposta è NO, ma in ogni caso senza di essa non se ne dovrebbe nemmeno parlare proprio per una questione di dignità. Approvare una cosa che fa male a noi rimandando al giorno del mai la cosa che la Germania non gradisce non è un comportamento da pari ma da servi. Nell’anniversario manzoniano vale il “Co’ vostri pari la diritta è sempre mia” o, per intendersi, il sempre classico “Io so’ io e voi non siete…” con quel che segue.
Cosa dicono Buti e Vitali:
“il potere negoziale dell’Italia nei confronti degli altri 19 Paesi dell’Eurozona è largamente illusorio: prendere in ostaggio il MES radicalizzerebbe (sic!) la posizione degli altri Paesi, che vedrebbero nell’Italia un partner inaffidabile, riducendo quindi la forza negoziale. Appare invece molto più credibile procedere adesso alla ratifica del MES e iniziare subito ad operare per aprire un negoziato sul suo adeguamento. Questa iniezione di fiducia avrebbe effetti favorevoli anche sugli altri tavoli europei, quali la riforma delle regole di bilancio”
C’è di che rimanere esterrefatti. Ma vi rendete conto? Secondo costoro per avere più forza negoziale dovremmo mettere la testa nel cappio e quindi a fronte di ciò gli altri ci spalancheranno le porte del paradiso. Era dai tempi della “devi darmi la prova d’amore” che non sentivo una baggianata simile, a proposito di iniezioni di fiducia.
A tal proposito non so spiegarlo meglio del Presidente
@LucianoBarraCar
che così oggi commenta il primo post di questa serie:
1- Autolesionistico è che un paese esportatore con NIIP in attivo accetti regole che portano al suo default per atto d'ufficio dei suoi competitor.
2-MAI un accordo Ue è risultato modificabile su richiesta di chi ne subisce l'onere prevalente, contro la maggioranza "di controllo" https://t.co/6pAwh9ZPnH— LucianoBarraCaraccio (@LucianoBarraCar) May 24, 2023
8) In conclusione…
In conclusione ci sarebbero moltre altre cose da dire e da ricordare in merito alla pericolosità del MES. Ad esempio si potrebbe menzionare che l’affermazione “ratifichiamo il MES ma promettiamo di non usarlo” sarebbe poco più di una pia illusione per due motivi:
1) una volta avviato il meccanismo di crisi, magari innescata dal MES medesimo, un Paese non avrebbe più alcuna scelta.
2) la “novità” della riforma del MES, ovvero la possibilità di utilizzarlo come strumento di salvataggio delle banche, comporterebbe, in caso di crisi di una grande banca tedesca o francese, un esborso di denaro enorme e totalmente indipendente dalla volontà dell’Italia. In pratica la Germania “preleverebbe” miliardi per salvare le sue banche e noi dovremmo semplicemente metterli, non c’è una scelta o una promessa da mantenere. Si tratterebbe nient’altro che di un bis del “prelievo” greco con il medesimo scopo, salvare banche altrui con soldi nostri. Quanto rischieremmo di perderci? Semplice, anche qui basta leggere, allegato II del trattato:
Repubblica italiana, EUR 125.395.900.000
Di questo capitale noi abbiamo versato 15 miliardi quindi ne rimangono “solo” 110 che…
1. Il consiglio dei governatori può richiedere il versamento in qualsiasi momento del capitale autorizzato non versato e fissare un congruo termine per il relativo pagamento da parte dei membri del MES.
2. Il consiglio di amministrazione può richiedere il versamento del capitale autorizzato non versato mediante una decisione adottata a maggioranza semplice
3. Il direttore generale richiede in tempo utile il capitale autorizzato non versato … I membri del MES si impegnano incondizionatamente e irrevocabilmente a versare il capitale richiesto dal direttore generale ai sensi del presente paragrafo entro sette giorni dal ricevimento della richiesta.
Auguri.
Voi approvereste uno schifo del genere?
Io no.
Io conto solo per uno su duecento ma da parte mia non voterò MAI la ratifica del MES e spenderò ogni respiro di fiato che mi resterà per convincere i miei colleghi Senatori a fare lo stesso.
Tanto vi dovevo.
Salvi,se vuoi esser coerente liberati dalle eminenze grigie del tuo partito.
Perché lui dirà una cosa(acchiappa voti?),ma a quanto pare il potere vero sembra ce l’abbiano chi poi decide di fare tutt altro.
Ancora Una volta al governo italiano c è una analfabeta dalle spiccate capacità di leccare le terga dei suoi padroni, insomma un altra mangiamerda