Non siamo in presenza di vittime, ma di criminali. Criminali che pagano per venire in Italia a scroccare. Criminali che rifiutano il soccorso greco perché la crociera deve finire in Italia. Criminali che, in un rovesciamento di ogni regola marinara e morale rinchiudono donne e bambini nella stiva: hanno un’altra morale, che non è la nostra. E se fanno questo ai propri figli e alle proprie donne, cosa farebbero ai vostri figli e alle vostre donne?

I clandestini hanno pagato in media circa 5mila euro. I trafficanti li avevano assicurati che sarebbero arrivati in Italia. Dove sarebbe iniziata la vacanza.

Il vecchio peschereccio è partito dall’Egitto, per poi prendere a bordo i passeggeri nella città costiera libica di Tobruk il 10 giugno. I sopravvissuti che hanno parlato con le autorità greche hanno affermato di aver pagato 5mila euro ciascuno per andare in Italia.

Le autorità greche, che sono state allertate dall’Italia martedì e successivamente hanno monitorato la nave per un periodo di 15 ore prima che affondasse, affermano che gli occupanti della nave hanno ripetutamente rifiutato l’aiuto greco, dicendo che volevano andare in Italia.

Da verificare le complicità del solito radiotaxi degli scafisti, Alarm Phone, che ha affermato di aver allertato le autorità greche e le ong ore prima che si verificasse il naufragio.

Da verificare anche la posizione della solita Soufi Nawal:

L’islamica che ha fatto sbarcare 20mila clandestini in Italia: “Tutti i barconi hanno il mio numero”

La telefonista è stata ripetutamente in contatto con il barcone. Questa gestisce il traffico di clandestini verso l’Italia ma nessun magistrato si sente in dovere di indagare.

Le autorità greche hanno smentito i resoconti emersi nella tarda serata di giovedì secondo cui la barca si è ribaltata dopo che la guardia costiera ha tentato di rimorchiarla.

“Non c’è stato alcuno sforzo per rimorchiare la barca”, ha detto il portavoce della guardia costiera Nikos Alexiou all’emittente statale ERT.

Nove clandestini, la maggior parte egiziani, sono stati arrestati per il naufragio giovedì sera. Sono accusati di omicidio colposo, esposizione di vite al pericolo, naufragio e traffico di esseri umani.

I sopravvissuti sono stati trasferiti in autobus in un campo per migranti a Malakasa, vicino ad Atene, venerdì. Sono tutti maschi. Donne e bambini li avevano rinchiusi nella stiva.

Non siamo in presenza di vittime, ma di criminali. Criminali che pagano per venire in Italia. Che rifiutano soccorso greco perché crociera deve finire in Italia. Che rinchiudono donne e bambini nella stiva: per loro non vale ‘prima donne e bambini’.