Ora sono vietati anche i sentimenti e le sensazioni. Trovateci qualcuno contento di avere un figlio che ama farsi sodomizzare da Mohammed.
“Un figlio gay? Accetterei con dispiacere la notizia, perché sarebbe un figlio che non mi somiglierebbe, sarebbe come se fosse milanista, è un paragone preciso, quello che faccio”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervistato da Francesca Fagnani, per il programma ‘Belve’, in onda domani sera su Rai 2, in prima serata. Una frase che ha suscitato non poche reazioni.
Reazioni da checche isteriche, non nel senso di omosessuali, ma nel senso di attivisti omosessisti.
Vedete? Ora dovete anche essere felici in caso di figlio ricchione – che è un termine più nostrano rispetto all’osceno ‘gay’ – altrimenti siete omofobi. Presto dovrete anche dare quel che non si dice come ius primae noctis.
E’ questo il modello di società ‘occidentale’ che il partito di Meloni difende a Kiev.
Sarebbe un dispiacere perchè a noi la MINCHIA ci piace ficcarla nella spacca sugosa di sbroda, mica in mezzo alla merda.
A ripetizione bam bam bam e godi vacca godi!!!
Alla faccia dei culàttoni che se lo ficcano nella merda (“è amore”…).
Viva la figa e chi la mastiga.