Il Corriere ha un articolo involontariamente comico firmato dal solito Aldo Cazzullo: “11 motivi per cui tifare Francia alla finale del Mondiale”.
I primi dieci motivi ve li risparmiamo, l’undicesimo è l’apoteosi:
La Francia è oggi ciò che sarà l’Italia domani: un Paese multietnico. L’équipe finalista per la seconda volta consecutiva ha radici africane, arabe, berbere, caraibiche, filippine, tedesche, portoghesi, spagnole. Sono tutti francesi. Indossano la stessa maglia, cantano lo stesso inno, parlano la stessa lingua, si riconoscono nella stessa bandiera. Retorica? No, sudore, lacrime e gioia.
Basta guardare cosa è successo in tutta la Francia dopo la partita col Marocco. Giocano per la Francia come interesse, se le loro vere nazionali fossero competitive, giocherebbero per quelle.
Ma di questo ‘motivo’, la parte più orripilante, è questa: “La Francia è oggi ciò che sarà l’Italia domani”.
Spargono ovunque un senso di inevitabilità che non esiste. Non ce lo ha ordinato il dottore di divenire una fogna multirazziale come la Francia, dove i veri francesi non sono neanche liberi di celebrare le proprie vittorie: perché non sono loro e perché ormai sono quasi minoranza in casa propria.
La diversità è debolezza e caos. I giornalisti venduti come i loro politici di riferimento a Marocco e Qatar devono essere messi in condizione di non nuocere.
Argentina-Francia, impariamo tutti il coro argentino – VIDEO 😂
cazzullo e gramellini,i più mascolini della gens piemontese …ma vaaa!🤡