Ius soli, droga libera e culattori: ecco le prime leggi già presentate dal PD

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L’emergenza secondo la sinistra è dare la cittadinanza agli invasori e alle baby gang, le stanze del buco e gli attivisti gay che si spezzano le unghie. Non le bollette. Non chiudere i porti. Non bloccare i ricongiungimenti familiari che portano in Italia chi spaccia, stupra e scrocca.

Grazie a Dio e agli elettori nel prossimo fottuto Parlamento non dovremo preoccuparci delle priorità demenziali e criminali di questo partito, ma è comunque importante riscoprire cosa ci siamo evitati.

Al primo posto sul podio la senatrice Malpezzi che esordisce con addirittura 9 proposte di legge sullo stesso tema: discriminazione, misure per contrastare crimini a orientamento sessuale, identità di genere e perbenismo tutto di facciata in pieno stile dem. In particolare, la senatrice chiede la modifica alla legge in materia di cittadinanza, la modifica del codice civile in materia di cognome, misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità. Un ritornello che conosciamo a memoria, ma che stupisce con due proposte inedite e incomprensibili. In primis quella di “disposizioni per il contrasto alla discriminazione matrimoniale”: cos’è? Ai dem non bastava la lunghissima, forzatissima ed estenuante lista dei discriminati per forza, nel calderone adesso c’è anche questo.

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Restando sulle proposte incomprensibili, l’asso nella manica lo sgancia il senatore Boccia con la richiesta di una commissione parlamentare di indirizzo e controllo sul capitalismo digitale.

Per quanto riguarda il lato finanziario: l’economia italiana allo stremo, l’inverno al freddo, le bollette stellari non sembrano priorità del partito democratico. Sempre Malpezzi, infatti, chiede una legge per la gratuità del trasporto pubblico, mense scolastiche e libri di testo estesa a tutti gli studenti, a prescindere da potenziali requisiti. E, ciliegina sulla torta, l’istituzione di un fondo per il sostegno e lo sviluppo della “comunità educante”. Ancora una volta ci chiediamo cosa sia questa comunità educante e a chi la senatrice Pd vorrebbe elargire finanze pubbliche.

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Completamente fuori contesto nazionale il senatore Astorre che chiede una norma sull’istituzione del parco archeologico culturale del Tuscolo. Sul gossip invece è in perfetta sintonia il parlamentare Verducci, che abbraccia l’argomento del momento, carico di consenso social e portato alla ribalta dalla “Signorina Nessuno” Giorgia Soleri – fidanzata di Damiano del Maneskin, ma vietato dirlo perché discriminatorio anche questo- . Verducci chiede infatti una legge per il riconoscimento della vulvodinia.

Ma gli evergeen targati Pd non mancano: la senatrice Cecilia D’Elia chiede infatti la distinzione per sesso nella compilazione delle liste elettorali, l’indicazione del codice fiscale per l’elettore e l’omissione del cognome del coniuge per donne coniugate o vedove. Insomma, alle prossime votazioni vietato chiedere se si è maschi o femmine. A spalleggiare l’argomento la senatrice Velente, che presenta una richiesta di disposizioni in materia di contrasto alla diffusione di dati personali idonei a rivelare la vita sessuale, nonché l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio. Peccato che esista già, probabilmente la dem non è stata molto attenta negli ultimi anni.

Alfieri si spinge oltre i confini nazionali sparando così una richiesta di legge per l’adozione di misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo violento di matrice jihadista e delle disposizioni per il contrasto alle violazioni internazionali dei diritti umani. Questioni più che giuste, se magari fossero argomentate.

Infine, i due pilastri dei dem: droghe e fascismo. Sempre la senatrice D’Elia prosegue con la solita cantilena per la regolamentazione del consumo, della produzione e del commercio della cannabis e i suoi derivati, ma non solo. Si spinge oltre chiedendo delle disposizioni per la riduzione della pena a coloro processati per la produzione, l’acquisto e la cessione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope di lieve entità. Un sospiro di sollievo per gli spacciatori del domani.

E dai senatori Verini, Boccia, Mirabelli, Rossomando e Bazoli si alza il coro contro lo spauracchio fascista: si chiede infatti di intervenire sulla repressione della propaganda fondata sull’esaltazione dei metodi eversivi dell’ordinamento democratico proprio dell’ideologia fascista o nazifascista. Una rispolverata dei libri di storia la fa il senatore Parrini che, sempre in tema fascismo, chiede disposizioni a favore delle vittime di crimini di guerra contro l’umanità compiuti dalle forze del Terzo Reich.




5 pensieri su “Ius soli, droga libera e culattori: ecco le prime leggi già presentate dal PD”

  1. Meloni, Salvini e Berlusconi
    hanno preso 12,5 milioni di voti
    su 51 milioni di italiani aventi diritto al voto

    Questo significa il 25% di tutti gli aventi diritto al voto
    ovvero 1 italiano su 4.

    Quindi se andate ad esempio in un ristorante per i ricevimenti
    su 200 persone presenti, coloro che hanno votato la destra, sono 50, ovvero un quarto della sala.

    Essi sono comunque la minoranza degli italiani

    Il vero dato che spaventa il potere e’:
    – che il PD ha preso voti clientelari, quindi non contano
    – Il M5S ha preso una mazzata tremenda ed ha perso 20 punti percentuali;
    – i votanti sono passati dal 73% al 64%, perdendo 5,6 milioni di voti
    – nonostante l’oscuramento, le forze di opposizione al sistema hanno preso 3 milioni di voti

    Capite che non e’ la Meloni che spaventa il sistema
    ma semmai il fatto che essa rappresenta solo 1/4 degli italiani.

    Perché poi dall’altra parte ce’ una parte sana di italiani,
    che viene fatta passare come cenere, ma e’ in realtà fuoco sotto la cenere e sono svariati milioni di italiani.

    1. Ti comunico che io non ho votato e che se fossi al ricevimento sarei il più nazi di tutti.

      1. il problema e’ che fai parte di una piccola minoranza
        e quindi ti confondi tra le gli ombrelli presenti in sala

        1. Non siamo più una piccola minoranza. Il fatto che io sia il più estremista e il più sfacciato è solo incidentale. La nostra assenza alle urne è stata quasi totale e come dico da anni e anni la vera prateria elettorale è a destra. Perchè in parlamento non c’è nessuno di destra. Ti ricordo che basterebbe che fossimo il 7/8% per farti fare il salto nel cerchio di fuoco ogni sabato pomeriggio.

          Un triplice alalà a te, mio caro. Sei sempre uno dei miei preferiti.

          1. Forza nuova che rappresenta l’estrema destra
            l’ultima volta che si e’ candidata nel 2018
            prese lo 0,38% alla camera e 0,50% al senato
            nonostante si fuse con il Movimento Sociale Fiamma Tricolore.

            Quest’anno non si sono nemmeno candidati perché non hanno raggiunto le firme.
            Quindi una buona parte dei loro voti sono convogliati alla Meloni.

            Tuttavia anche se nessuno di loro avesse votato
            stiamo parlando del zero virgola
            e che non sono comprabili con i milioni di non votanti ex M5S.

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