Sentenza riconosce il razzismo contro i bianchi in Italia e condanna il sinistro Damilano

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L’avvocato Emanuele Fusi, autore del libro “White guilt, il razzismo contro i bianchi al tempo della società multietnica” edito da Passaggio al Bosco, aveva proposto un’azione legale di risarcimento nei confronti di Marco Damilano perché, come direttore de L’Espresso, aveva pubblicato un articolo, con contenuti diffamatori, intitolato “Eversione e confusione – Potere Rossobruno”. Nella sentenza, si legge: “Dopo aver chiarito che il ramo destro dell’ideologia accelerazionista celebra l’iper-razzismo, l’eugenetica e l’illuminismo oscuro e auspica e prepara la guerra civile contro la società multietnica, lo scritto afferma che in Italia – questo stesso ramo destrorso – ha preso la strada grazie a testi come ‘White guilt, il razzismo contro i bianchi al tempo della società multietnica’, saggio scritto dall’avvocato toscano Emanuele Fusi”.

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In altre parole, l’avvocato Fusi veniva descritto come un personaggio che sposa l’iper-razzismo e l’eugenetica, il quale sta instradando la guerra civile etnica. Con sentenza 2957/2020 del 29 settembre, il giudice di pace di Lucca ha ritenuto che Marco Damilano abbia di fatto diffamato Emanuele Fusi e che “in effetti emerga la gravità, falsità e colpevole leggerezza di ciò che è stato scritto e che esula dal diritto di cronaca”. Il giudice, quindi, ha condannato per diffamazione aggravata l’ex direttore de L’Espresso, il quale dovrà corrispondere all’avvocato Fusi la somma di 1.500 euro a titolo di risarcimento del danno. Questa sentenza conferma che chi scrive delle violenze contro i bianchi non può essere tacciato come razzista e di eversione, e che esiste in effetti un razzismo sistemico anti bianco.




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